Mancini ha firmato: è il nuovo Ct azzurro

La nazionale italiana riparte da Roberto Mancini: dopo mesi di “totoct”, l'ex allenatore di Inter e Manchester City, in questa stagione alla guida dello Zenit San Pietroburgo, ha ufficialmente firmato il suo nuovo incarico, accettando la proposta della Federazione di guidare gli Azzurri alla conquista della qualificazione per il prossimo Europeo, in programma nel 2020. Un obiettivo che, in altri tempi, sarebbe stato considerato minimo ma che invece, alla luce del disastro di Solna e di Milano contro la Svezia, costato l'accesso al Mondiale di Russia, suona come una sfida tutta in divenire. E questo non tanto per l'indiscutibile valore del tecnico, quanto per il necessario cambio di rotta richiesto a una selezione che, non più tardi di qualche mese fa, ha toccato il punto più basso della propria storia.

Opera di rifondazione

Comunicato alquanto breve quello della Figc, corredato da un'immagine di Roberto Mancini con la maglia azzurra: “La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver concluso un accordo di collaborazione tecnica con Roberto Mancini, che ricoprirà l’incarico di c.t. della Nazionale e sarà presentato domani, martedì 15 maggio, alle ore 12 presso il Centro tecnico federale di Coverciano”. Starà al tecnico di Jesi, dunque, avviare il nuovo corso dell'Italia. Va detto che, al netto dei molti profili vagliati, quello di Mancini è fin da subito risultato il profilo più indicato oltre che percorribile, specie dopo il “no” (a questo punto non presunto) di Carlo Ancelotti e il raffreddamento della pista Conte-bis. Tecnico capace e buon organizzatore, al nuovo ct toccherà l'arduo compito di ripristinare una squadra in grado di competere ma anche e soprattutto di ritrovare voglia e convinzione, magari ripartendo dai giovani. Primo test, il prossio 28 maggio contro l'Arabia Saudita.

La carriera

L'approdo sulla panchina azzurra rappresenta, al momento, l'apice della carriera di allenatore di Mancini, iniziata nel lontano 2000 sulla panchina della Lazio (come vice di Eriksson, poi tecnico effettivo) e proseguita fino a oggi toccando solo grandi porti: dalla Fiorentina all'Inter, dal Galatasaray al Manchester City. Per lui, oltre ai successi ottenuti sulla panchina dei nerazzurri (a lui si deve l'avvio del ciclo vincente dell'Inter del Triplete, con tre scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane), si aggiungono quelli ottenuti con la Viola e la Lazio (due Coppe Italia), con i Citizens (un campionato inglese, un Community Shield e una FA Cup) e con i turchi (una Coppa di Turchia).