Lite furiosa tra Juve e Milan, si rompe la Santa Alleanza

Oltre al patto del Nazareno questa settimana ha visto rompersi anche la Santa Alleanza tra Milan e Juventus. Una vecchia storia quella dell’amicizia tra i due club più vincenti del nostro calcio, che affonda le sue radici negli anni ’90, durante i quali bianco e rossoneri si sono spartiti la ricca torta dell’italpallone: campioni, trofei e potere politico. L’ultima puntata dell’antico amore fu il colloquio Berlusconi-Moggi a Palazzo Grazioli del 2006, pochi mesi prima che il Sistema con la S maiuscola implodesse sotto i colpi di calciopoli. Una vita fa politicamente e sportivamente parlando, Lucianone dominava la scena del football di casa nostra, mentre l’ex Cav era ancora Cav e giusto un paio d’anni dopo avrebbe di nuovo guidato il Paese. Poi il grande gelo, iniziato con il famoso gol di Muntari annullato nello scontro scudetto del 2012.

Tra sabato e domenica la rottura ufficiale del fidanzamento, complice la prima rete di Carlos Tevez proprio ai rossoneri, in presunto fuorigioco. Il patatrac lo ha fatto Sky che non ha mostrato subito il replay. Galliani ha attaccato: “Al contrario delle altre squadre di A – ha puntualizzato l’ad rossonero – la produzione delle immagini delle gare della Juve sono gestite dalla società stessa. Che scientemente non fa rivedere il replay dell’azione del primo gol. Solleverò un putiferio nella prossima assemblea di Lega affinché la Lega possa produrre tutte le gare, senza concedere facoltà a un solo club di gestire in proprio le immagini. Contesto il fatto che facciano vedere quello che vogliono”. Poco dopo il profilo Twitter del Milan ha mostrato un fermo immagine del successivo replay della tv satellitare in cui si vede la linea del fuorigioco non parallela rispetto a quelle del campo e quindi, secondo il Milan, artificiosamente aggiustata.

tweet del milan

 

Sky ha precisato di aver seguito il protocollo: “Le immagini del calcio in Italia sono prodotte per tutte le squadre da una società che è Infront, tranne il Napoli e la Juventus che se le producono per conto loro  –  ha chiarito il telecronista Fabio Caressa -. Ma il problema fondamentale è che serve un organo terzo su queste cose. Se la Lega si mette in testa di essere un organo terzo, con un presidente di Lega che fa il commissioner e quando litigano c’è uno della Lega che dice è così o non è così. Oppure se continuano a litigare tra di loro in continuazione, serve che la produzione la faccia un altro, perchè non sono in grado di stabilire loro, tra di loro, chi è terzo. Questa è una cosa molto importante. Andiamo sul tecnico. Vediamo le immagini: c’è stato un tweet del Milan che dice che la linea tracciata da Sky in questo caso, non dalla Juventus, non sarebbe parallela. Guardate il taglio dell’erba: il taglio dell’erba è parallelo, ma non è parallelo nell’immagine, perché la linea parallela si muove”. “Nessuno può dirci cosa fare o mettere in dubbio la nostra professionalità” è stata la risposta piccata a Galliani di Ilaria D’Amico, con tanto di lancio della cartella.

La Juve si è affidata a un comunicato per rispondere al “Sig. Geometra Adriano Galliani Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato dell’AC Milan SpA e Vice Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A” (una serie di appellativi di fantozziana memoria) che “getta in pasto ai media una polemica speciosa e farsesca perché tenta goffamente di mascherare agli occhi dei tifosi milanisti il chiarissimo risultato sul campo della partita di ieri. Tre a uno”. Una nota dai toni volutamente canzonatori cui il Milan ha risposto che “L’arroganza è cosa della Juventus, che ad essa non sa sfuggire. Superflua una replica a chi è fatto così. Bene invece che anch’essa condivida l’opportunità di rimettere a un dibattito e a una riforma il tema emerso in occasione delle elaborazioni grafiche dell’episodio di Juventus-Milan di ieri sera”. C’eravamo tanto amati, ci verrebbe da dire…