La Roma è uno spettacolo, Chelsea k.o.: all'Olimpico è 3-0

Come 9 anni fa, anzi meglio. Allora fu 3-1 e protagonista con una doppietta fu Vucinic. Oggi, con Di Francesco in panchina, a prendersi la scena dell'Olimpico in un match di Champions con il Chelsea è Stephan El Shaarawy, mattatore della serata e autore di due delle tre meravigliose reti con le quali la Roma annienta per 3-0 i Blues di Antonio Conte, andando a prendersi i tre punti e la vetta del girone con una prova da urlo. Giallorossi padroni di tutto nella magica serata di coppa: del campo, del gioco, persino degli avversari. Perfetti in ogni reparto, in difesa come in attacco. Meglio di così proprio non si poteva sperare anche se, per la verità, l'incontro di Stamford Bridge qualche spiraglio positivo lo aveva aperto. Forse nessuno, però, pensava che la Roma potesse annichilire in questo modo il Chelsea campione d'Inghilterra, arrivato all'Olimpico con alle spalle una striscia di risultati positivi e forte del primato del gruppo che comprende anche Atletico Madrid e Qarabag. La banda di Eusebio Di Francesco orchestra all'unisono, chiudendo tutto dietro e scatenandosi davanti: dopo 40'' è già 1-0, con la firma superba del Faraone che, peraltro, si ripete al minuto 36. Nella ripresa Perotti sigilla una prova topica, chiudendo il match al 18'. Da lì in poi solo Roma, fino al fischio finale.

Doppio El Shaarawy

Con i forfati di Schick (che, comunque, difficilmente avrebbe giocato) e Bruno Peres, DiFra si affida nuovamente a El Shaarawy e Florenzi sulla fascia destra, preservando il rientrante Manolas e affidando alla rodatissima coppia Fazio-Jesus il compito di contenere le scorrazzate di Hazard sulla trequarti e le percussioni di Morata. Il Chelsea, giunto nella Capitale coi favori del pronostico, si ritrova presto  a fare i conti con un avversario talentuoso e motivatissimo, memore di quanto accaduto a Londra un paio di settimane fa. Nemmeno un minuto, infatti, e i giallorossi passano: Kolarov pesca Dzeko con un lancio dalla trequarti con il bosniaco che, un po' per sponda un po' per buona sorte, accomoda il pallone per l'accorrente El Shaarawy che, di controbalzo destro di prima intenzione, spara un siluro a mezza altezza alle spalle di Courtois per l'1-0. Una doccia fredda per gli uomini di Conte che, privi di Kanté, risentono molto dell'assenza del francese in mezzo al campo. Eppure, dopo il gol subito, i Blues mettono in scena un buon palleggio, con fraseggi stretti e qualche buona iniziativa offensiva, senza però impensierire seriamente Alisson. L'occasione buona al Chelsea capita per un errore di Kolarov che, rinviando addosso ad Azpilicueta, arma il destro di Morata che, davanti alla porta, calcia alto. Solo un episodio, però, perché la Roma gioca alla grande, costruisce e conclude: al 36', un lancio di Nainggolan dalla trequarti viene incredibilmente lasciato sfilare da Rudiger ed El Shaarawy, come un falco, anticipa tutti con un tocco di giustezza che non dà scampo al 'Drago' Courtois.

Perotti la chiude

Se il primo tempo è stato ottimo, la seconda frazione dei giallorossi è da favola. Chi si aspettava un calo fisico o mentale sarà rimasto basito dal dominio territoriale dei padroni di casa che, già dai primi minuti, legittimano il risultato sul piano del gioco, collezionando occasioni soprattutto per via esterna, dove gli ospiti concedono metri spesso e volentieri. E' in una di queste circostanze che, al minuto 18, Perotti scende dalla sinistra e, dopo aver dato un'occhiata alla porta, lascia finalmente libero il suo destro migliore, sparando all'angolino basso il pallone del 3-0. Per i Blues la trasferta romana si chiude qui: i capitolini consolidano le proprie convinzioni e addormentano il match, aggiungendo al segnapunti anche tre clamorose opportunità per il poker con Perotti (tiro alto su assist al bacio di Dzeko), Nainggolan (parata di Courtois) e Manolas (prodigioso riflesso del portiere belga sull'incornata del greco). La Roma aggiunge al suo palmares di inizio stagione un altro clean sheet, confermandosi un gruppo solido e in ascesa. In parecchi dovranno farci i conti. Ora i giallorossi guidano il girone, ampliando i propri orizzonti di qualificazione anche in virtù del pari fra Atletico e Qarabag. Gli ottavi sono tutt'altro che un'utopia.