La Lazio centra i quarti, il Milan è fuori

Sorriso a metà per le italiane impegnate nel ritorno degli ottavi di finale di Europa League: a esultare è la Lazio di Simone Inzaghi, capace di espugnare l'inviolabile stadio di Kiev e rifilare due reti a domicilio ai padroni di casa della Dinamo, estromettendoli dalla competizione e accedendo ai quarti. Decisamente più amara la serata del Milan, illuso dal vantaggio di Calhanoglu ma rimontato dall'Arsenal fino all'1-3 finale, recriminando a gran voce per un rigore quantomeno molto dubbio assegnato ai Gunners poco dopo l'1-0. L'avventura europea di Gattuso si chiude quindi con una doppi sconfitta ma con la consapevolezza di come il suo Milan possa ancora crescere e, magari, provare a giocarsi le sue carte nella prossima stagione.

Lazio di forza

Il pareggio dell'andata poteva rappresentare una variabile ostile alla Lazio, costretta a giocarsi la qualificazione in uno stadio che definire “fortino” sarebbe riduttivo: la Dinamo Kiev a casa sua non perde praticamente da un anno, mai una volta in questa stagione. Nessun problema per l'undici capitolino, partito a razzo fin dai primi minuti e al quale basta la metà della prima frazione per trovare la via del gol con Lucas Leiva, bravo a deviare in rete un corner di Luis Alberto. Il resto dei minuti vede un assedio biancoceleste che porta gli ospiti a sfiorare il raddoppio un paio di volte con Immobile che prima manca l'aggancio decisivo nell'area piccola, poi si vede respingere un pallonetto da Boyko al limite dell'area di rigore. Nella rirpesa ci prova la Dinamo con Besedin (colpo di testa alto al 6') ma è la Lazio a sprecare un'opportunità colossale con Patric che calcia alto a porta vuota. Per fortuna dei biancocelesti il raddoppio arriva e lo firma, al minuto 38, Stefan De Vrij che si fa trovare pronto sul corner di Luis Alberto spizzato da Luiz Felipe. La Dinamo Kiev perde la prima partita stagionale in casa, la Lazio va meritatamente ai quarti di finale, ultima italiana ancora in corsa in Europa League.

Milan, niente rimonta

Serviva un'impresa monstre al Milan per rimontare lo 0-2 di San Siro e accedere ai quarti ai danni dell'Arsenal. In realtà, il sogno i rossoneri lo accarezzano pure, quando Cahlanoglu indovina l'incrocio dei pali con un missile che vale l'1-0. A mettere i bastoni fra le ruote dei milanesi, però, ci si mette quasi subito il direttore di gara che assegna un rigore inesistente ai Gunners, consentendo a Welbeck di siglare il pari e stroncare sul nascere le ambizioni di rimonta di Gattuso. Il resto lo fa la maggior qualità degli inglesi e qualche pasticcio di troppo, come quello di Donnarumma sul tiro di Xhaka che permette allo svizzero di mettere a segno il gol del vantaggio al 26' del secondo tempo. Quando Welbeck cala il tris a 4' dalla fine il Milan aveva già dato tutto.

Gli altri match

Amarezza italiana anche nei restanti match, con lo Zenit di Roberto Mancini eliminato dal Lipsia che, forte della vittoria dell'andata, beneficia dell'1-1 del ritorno, estromettendo i russi dalla competizione. Tutto facile, invece, per l'Atletico Madrid che, sul campo del Lokomotiv, s'impone per 5-1 incrementando lo 0-3 dell'andata. Avanza anche il Marsiglia di Rudi Garcia, vincente per 1-2 sul campo dell'Athletic, bissando il successo per 3-1 dell'andata. Festeggiano anche il Cska Mosca (3-2 al Lione) e Sporting Lisbona, avanti ai supplementari contro il Viktoria Plzen (2-1 per i cechi ma differenza reti favorevole ai portoghesi). Scherzetto del Salisburgo al Borussia Dortmund, bloccato sullo 0-0 dopo il successo per 2-1 dell'andata: austriaci ai quarti, tedeschi a casa.