La Juve passa a Benevento, Roma k.o. con la Viola

Due penalty per superare il Benevento, fiero e gagliardo al Vigorito ma comunque sconfitto: la Juventus centra un importante successo in chiave scudetto, superando i sanniti per 4-2 fuori casa e allungando provvisoriamente sul Napoli in classifica. Ai bianconeri, andati in vantaggio due volte con Dybala, ha risposto un Diabaté in gran forma, autore di una doppietta che ha rimontato i bianconeri fino al 2-2 provvisorio. Alla fine, però, un altro rigore siglato Dybala (tripletta) e una rete di Douglas Costa hanno consentito ai torinesi di superare l'ostacolo campano e di andarsi a prendere i tre punti. Decisamente più amaro, nel discorso terzo posto, il pomeriggio della Roma sconfitta in casa dalla Fiorentina per 2-0. I giallorossi sono stati piegati da due reti nel primo tempo firmate da Benassi e Simeone, recriminando per ben tre legni (Dzeko, Schick e Fazio) e per aver preso gol, di fatto, nelle uniche due azioni dei Viola. Finisce in parità, invece, il match del Mazza fra Spal e Atalanta: 1-1 firmato da Cionek e da De Roon.

Juve di rigore…e Dybala

C'era assoluto bisogno di vincere, in casa Juve, dopo la batosta di Champions contro il Real. Ma il Benevento è ingannevole: nonostante l'abissale divario tecnico, i sanniti arrivano da un'importante vittoria contro il Verona e da un discreto periodo di forma. Va da sé che affrontare i bianconeri è impresa sempre ardua e Dybala lo dimostra dopo 16', quando piazza alle spalle di Puggioni un mancino a giro dei suoi. Il Benevento però non ci sta e, dopo nemmeno 10 minuti, trova il gol del pareggio: Djuricic riceve dalla sinistra, scarica il destro che Szczesny respine miracolosamente ma, sul traversone mancino di Guilherme, Diabaté è il più lesto a ribadire in rete. Il gol sveglia di nuovo la Juventus che alza il baricentro e, a 10' dal termine del primo tempo, si vede annullare una rete a Mandzukic per fallo di mano. Il Var, invece, vede un tocco in area su Pjanic che Irrati aveva giudicato non falloso e, al 44', Dybala fa doppietta dal dischetto. Nella ripresa, quando ci si aspetta il loro k.o. tecnico, i sanniti reagiscono e, dopo 6', Diabaté trova di testa il gol del nuovo pareggio. Ci vuole l'ingresso di Higuain per far cambiare l'aria del Vigorito: l'argentino prima si prende il rigore trasformato nuovamente da Dybala per l'hat-trick poi, nel finale, offre a Douglas Costa il pallone per il mancino piazzato che vale il 4-2.

Colpo Viola

Partita maledetta per la Roma che, con la Fiorentina, incassa la sesta sconfitta casalinga stagionale. E anche una brutta sconfitta, maturata tutta nel primo tempo e legittimata da un gioco latitante e da una fortuna non proprio prodiga di aiuti per i giallorossi. Alla Viola bastano 6' per sbloccare il risultato: punizione di Veretout dalla destra, spizzata sull'out dove Saponara, lucido, vede Benassi solo al limite dell'area piccola servendolo per il mancino chirurgico che vale l'1-0. La Roma tenta subito la reazione: Sportiello respinge una sassata mancina di Strootman, poi si lascia sfuggire il pallone su un cross dalla destra, armando la girata di Dzeko che finisce sul palo. Lo stesso bosniaco impegna il portiere viola con un'azione personale ma il gioco della Roma è confusionario e basato sulla giocata del singolo. La Viola è più concreta, gioca bene di rimessa tagliando i rimorchi ai giallorossi e, alla lunga, trova addirittura il raddoppio con un'azione solitaria di Simeone, bravo a resistere alle cariche di Manolas e Peres e a trafiggere Alisson. Nella ripresa la Roma tenta l'assedio, con la Fiorentina rintanata nella propria metà campo: entra Schick che prima arma il destro molle di Nainggolan in piena area di rigore e, successivamente, centra la traversa di testa su cross di Florenzi. Nel complesso, però, la prestazione del ceco è ancora insufficiente come lo è quella di tutta la Roma che, nel finale, colpisce un'altra traversa con Fazio ma non dà mai la sensazione di poter accorciare le distanze e, alla fine, resta a bocca asciutta. Per la Viola, invece, si tratta della sesta vittoria consescutiva.