La Juve allunga, la Roma torna a correre

Dopo due sconfitte consecutive in casa, la Roma non aveva scelta. Doveva vincere e basta. E lo ha fatto, sbancando Marassi e infliggendo al Genoa una pesante sconfitta in chiave salvezza. Al Ferraris finisce 3-1 per la banda Fonseca. Meglio i giallorossi che nel primo tempo sprigionano forza e continuità di esecuzione. Il vantaggio arriva dopo appena cinque giri di lancette: centro di Under, Pellegrini non riesce ad intervenire ma inganna Perin e palla in rete. Diawara si prende il centrocampo e detta le sue regole. Dietro, la generosità di Pandev e Sanabria  on basta perché la Roma concede nulla, in mezzo Pellegrini c'è, così come Dzeko che lavora per la squadra, crea spazi, fa a sportellate con gli avversari e fa salire sempre la squadra. C'è Spinazzola dopo il mancato trasferimento all'Inter nello scambio con Politano, Santon dalla parte opposta, viste le assenze di Kolarov e Florenzi. Davanti, dietro Dzeko, ci sono Under e Kluivert.

Dzeko cala il tris

Il Genoa fatica a tenere il passo della Roma che però fatica a trovare il raddoppio nonostante una pressione costante. Raddoppio che arriva allo scadere grazie all'ennesima percussione di Spinazzola che intendeva servire Dzeko. Interviene invece Biraghi che la mette alle spalle del proprio portiere. Finita? Manco per idea perché ad una manciata di secondi dalla fine della prima frazione il Genoa la riapre complice una ingenuità di Pau Lopez che si fa sorprendere da Pandev che con un pallonetto sotto misura rimette in corsa il Genoa. Grifone che si ripresenta in campo con altro spirito tanto da mettere in difficoltà la Roma. Che fatica, ma trova sempre il modo per uscire fuori dal pressing rossoblù. Nel momento migliore del Genoa, arriva il colpo del ko. Stavolta l'errore è di Perin che scivola al momento del rinvio, intercetta Pellegrini, anche stasera migliore in campo, che serve Dzeko che sotto misura gela Perin e chiude la partita. Vince la Roma, e mai come stavolta la vittoria serviva come il pane. Giallorossi che salgono al quarto posto solitario in attesa della risposta dell'Atalanta impegnata domani. Per il Genoa, brusco stop. La strada della salvezza è ancora lontana.

Gli altri match

Weekend amaro per Conte nella sua Lecce, dove l'Inter incappa in un pareggio che costa l'allungo della Juventus in vetta alla classifica. Ai nerazzurri non basta la rete del vantaggio siglata da Bastoni che, a stretto giro, si fa anticipare da Mancosu nella propria area, permettendo all'attaccante salentino di siglare il gol del defenitivo 1-1. Una frenata che permette alla Lazio di avvicinarsi di due punti e alla Juve di guadagnarli, grazie al successo del posticipo contro il Parma: allo Stadium buona prova dei ducali, che dopo il vantaggio siglato in chiusura di primo tempo da Ronaldo, trovano il pari a inizio ripresa con Cornelius, vanificato però tre minuti più tardi (58') dalla doppietta di CR7. Vittoria che arriva anche per il Milan, sotto con l'Udinese (Larsen) poi avanti con Rebic e Theo Hernandez. Il momentaneo pari di Lasagna viene vanificato nel finale dalla doppietta di Rebic, finalmente decisivo in maglia rossonera. Finiscono in parità le altre due sfida di giornata, Brescia-Cagliari (2-2) e Bologna-Verona (1-1).