L'Inter soffre ma vince, il Bologna vola con Destro

Non una bella partita, anzi: l'Inter di Luciano Spalletti fatica dannatamente a San Siro, contro un Benevento ben organizzato e a tratti pure pericoloso, giunto alla Scala del calcio senza nessun timore reverenziale riuscendo, per larghi tratti, a tenere i nerazzurri rintanati nella propria metà campo. Le zuccate di Skriniar e Ranocchia (di fatto le uniche due azioni degne di nota dei padroni di casa) decidono il match, calmano per quanto possibile (molto poco in realtà) i fischi dei tifosi e regalano al tecnico toscano una notte da terzo in classifica. Decisamente non poco per una squadra apparsa, priva di Icardi, in difficoltà in tutte le zone del campo. Nel pomeriggio stesso risultato anche per il Bologna che supera il Genoa al Dall'Ara con le reti di Destro e Falletti.

Benevento padrone

Gli arrivi di Sandro, Sagna e Guilherme hanno certamente rinvigorito il Benevento di De Zerbi, apparso più solido e (finalmente) più competitivo per la Serie A. Innesti magari un po' tardivi ma che hanno dato alle Streghe l'impronta giusta e una fluidità di gioco di tutto rispetto. Di sicuro, sufficiente per arginare per oltre un'ora di gioco l'azione dell'Inter, deficitaria in fase di impostazione e ancora di più, senza il capitano Mauro Icardi, in panchina, di finalizzazione. Il lancio errato di Vecino dopo un paio di secondi dal fischio d'inizio la dice lunga non solo sul momento dei nerazzurri ma anche sull'andazzo del match: nel primo tempo l'Inter non tira mai in porta. I campani fanno la partita, giocano in ripartenza e impegnano Handanovic con Coda, bravo a liberarsi di Skriniar e a cercare il palo lontano, trovando però l'opposizione del portiere sloveno. Anche il giovane Brignola prova a farsi vedere con una bella accelerazione, vanificata da una conclusione sbilenca.

Uno-due micidiale

Nella ripresa, il copione non cambia: dopo 13', Brignola illumina con un passaggio filtrante fantastico pr Coda che, però, da buona posizione calcia alto. E i sanniti protestano pure per un contatto in area abbastanza evidente fra Ranocchia e Cataldi, giudicato regolare dall'arbitro Pairetto. E allora ecco che per il Benevento arriva l'immancabile beffa: al minuto 21', un angolo di Cancelo viene prolungato in area per la testa dell'accorrente Skriniar, bravo a farsi trovare pronto e a battere Puggioni per il poco meritato vantaggio. Nemmeno tre minuti e arriva anche il bis: punizione di Cancelo e testata vincente di Ranocchia per il 2-0 che spegne le velleità degli sfortunati campani che, nel finale, subiscono pure l'espulsione di Viola per doppio giallo. Vince l'Inter, non meritando ma raggiungendo comunque il momentaneo terzo posto. Vero è che nel derby occorrerà molto di più.

Bologna, super Destro

E' bastato un Mattia Destro in giornata di grazia, al Bologna, per aver ragione del Genoa di Ballardini. Il Grifone, reduce da tre successi di fila, impatta in una giornata “no” al Dall'Ara, dove i felsinei passano in vantaggio al 49' grazie a una zampata del centravanti ex Roma, bravissimo a risolvere in rete una mischia nell'area piccola. Nel finale, è lo stesso Destro a orchestrare il contropiede avviato dal giovane Falletti, il quale si fa poi trovare pronto a ricevere dopo un break sulla trequarti, concludendo alle spalle di Perin un'azione coronata dall'assist al bacio dell'attacante ascolano. Con questo successo, il Bologna scavalca la Fiorentina e proprio il Genoa in classifica, portandosi a 33 punti, come l'Udinese.