L'Inter cade a Marassi, la Roma scavalca Spalletti

AGenova l'Inter crolla sotto i colpi del “Grifone” di Ballardini. Nel terzo anticipo della 25ma giornata di Serie A, il Genoa trova la terza vittoria consecutiva: un successo più che meritato dai padroni di casa, davanti alla squadra di Spalletti non proprio brillante sulla quale si estende l'ombra nera della crisi. 

Così in campo

Il “Grifone” scende in campo con il 3-5-2: in porta Perin; a difendere i pali Rossettini, Spolli, Zukanovic; a centrocampo Rosi, Bessa, Bertolacci, Hiljemark, Laxalt; Pandev e Galabinov in attacco. Spalletti schiera un 4-2-3-1: davanti ad Handanovic ecco Cancelo, Skriniar, Ranocchia e D’Ambrosio, accompagnati da Vecino e Gagliardini; in avanti Candreva, Borja Valero e Karamoh, con Eder unica punta. 

La partita

I padroni di casa impongono il ritmo agli ospiti con un pressing alto. Ed è proprio per il team rossoblù la prima occasione da gol: al 9' Pandev arriva in area e prova il diagonale col destro, ma Handanovic risponde presente. Poco dopo il portiere nerazzurro rischia la beffa: il lento cross dell'attaccante macedone, molto attivo nel primo tempo, rimbalza davanti a Hiljemark e scavalca Handanovic, ma sbatte sulla traversa e torna tra le mani dello sloveno. La paura scuote l'Inter, ancora orfana di Icardi e dello squalificato Perisic. Tra il 20' e il 35' è Candreva, spostato sulla sinistra, a trascinare l'Inter: il centrocampista crea un assist sprecato da Karamoh e due conclusioni dalla distanza, con Perin fa una gran parato sul primo destro dell'esterno romano. Il Genoa arretra leggermente il baricentro, ma continua ad attaccare senza rendersi troppo pericoloso. Al 45' ecco il vantaggio rossoblù. Skriniar sbaglia un semplice rinvio colpendo in pieno Ranocchia, che pochi minuti prima aveva anche rischiato la seconda ammonizione per una gomitata rifilata a Galabinov. Per Handanovic è imparabile e il “Grifone” va negli spogliatoi in vantaggio per 1-0.

La ripresa

Nel secondo tempo il copione è lo stesso del primo, con l'unica differenza che il Genoa ha un approccio migliore: arriva prima sui palloni vaganti e riesce a vincere molti contrasti. Al al 59' arriva il raddoppio dei padroni di casa, sugli sviluppi di un corner: Pandev stoppa in area il tentativo di Laxalt dalla distanza e supera Handanovic con un sinistro incrociato. 2-0. Il Marassi festeggia, e il Genoa arretra confidando molto sulla propria difesa, la quinta meno battuta dell'intero campionato. L'Inter reagisce, merito anche dell'ingresso in campo di Rafinha. Perin dice no a Candreva, mentre i tentativi di Karamoh e dello stesso Rafinha non sono precisi. Poi Rossettini respinge sulla linea la conclusione vincente di Eder. Al fischio finale il Genoa fa festa, mentre l'Inter, capace di racimolare solo nove punti nelle ultime dieci partite di campionato, sembra davanti a una strada in salita. La Roma, reduce della vittoria in casa dell'Udinese sale al terzo posto. E lunedì sera Spalletti potrebbe essere scavalcato anche dalla Lazio, finendo fuori dalla zona Champions.

Spalletti: “Match deciso dagli episodi”

“Quando vai in svantaggio con un episodio del genere non è che riesci a ricavare tutta la fiducia possibile in un momento come questo. Servirebbe un po’ di tranquillità nel gestire la palla, invece non lo facciamo con la qualità che si dovrebbe e poi nell’episodio mezzo e mezzo veniamo penalizzato perché senza tranquillità le cose ti girano sempre contro”. Così Luciano Spalletti, ct dell'Inter, commenta la disfatta del Marassi ai microfoni di Premium Sport. “La squadra non ha fatto una bruttissima prestazione, ha fatto quello che doveva fare: essere dentro la partita e provare a prendere il vantaggio. Un episodio buono ci è capitato, l’autorete ci ha portato qualche problema. Bisogna crescere volta per volta, è difficile sterzare di colpo. Ci vorrà tempo? Servono episodi che ti girino a favore invece che a sfavore come ci sono girati oggi. Se giri la palla lentamente e non sai scegliere i momenti allora diventa tutto più difficile”. E aggiunge: “Nel secondo tempo meritavamo di più, loro però si sono abbassati volutamente perché a campo aperto non hanno una grandissima velocità. Nel primo tempo invece non abbiamo fatto una partita di grandissima qualità, ma di equilibrio. La partita era lì in attesa che qualcuno la sterzasse. Non è che la squadra ha mollato o sbagliato, due episodi ci sono girati contro per cui dobbiamo continuare a lavorare in maniera seria e corretta, per cui dobbiamo continuare a lavorare e credere nelle nostre possibilità, ci sono tante partite per mettere le cose a posto, mantenendo una classifica che ci possa far lottare con quelle di testa”. “Ultimamente abbiamo fatto un po’ di difficoltà, ma abbiamo sempre lavorato in maniera corretta perché comunque subiamo poco, anche stasera non ho visto molte situazioni, ne abbiamo avute quante loro“, conclude l'allenatore.

Pandev: “Ora non dobbiamo fermarci”

“Abbiamo fatto un grande secondo tempo. L'abbiamo preparata bene, abbiamo dato il massimo e la vittoria è meritata. Davanti alla nostra gente era fondamentale vincere dopo i bei successi in trasferta“. Le parole dell'attaccante del Genoa Goran Pandev, ex interista, commenta il successo sui nerazzurri. “Dobbiamo ringraziare tutti Ballardini, da quando è arrivato ci siamo guardati negli occhi perché quello di prima non era il vero Genoa. Siamo contenti ma non dobbiamo fermarci qui perché mancano ancora molte gare – aggiunge il montenegrino -. A me il tecnico ha dato continuità, mi ha fatto sentire importante e lo ringrazio”. E conclude: “Ringrazierò sempre anche l'Inter, che è la squadra che mi ha fatto vincere tutto. Resta una grande squadra e le auguro di andare in Champions“.