Italia, k.o. amaro con la Polonia: ora si fa dura

Il cuore non basta. Un tiro, un gol e la Polonia batte l’Italia nella seconda giornata di Euro Under 21 e mette un piede in semifinale. L’Italia ha attaccato, ha creato, ma non è stata ordinata e lucida. Polonia concreta, un tiro, un gol e una difesa che ha concesso nulla. L’Italia si ferma sul palo colpito da Pellegrini, e adesso potrebbe non bastare battere il Belgio l’ultima, perché alla Polonia basta un pari con la Spagna per festeggiare le semifinali. Di Biagio cambia rispetto alla formazione che ha battuto in rimonta la Spagna nella giornata d’esordio. Davanti tridente con Orsolini, Cutrone e Chiesa, fuori Kean e Zaniolo. In mezzo Lorenzo Pellegrini con Barella e Mandragora. Abbottonato l’atteggiamento della Polonia che scende in campo con un 3-5-2 assai difensivo.

Vantaggio polacco

Squadra corta, quella polacca, ben messa in campo e pochi spazi per l’Italia. Chiesa sempre chiuso nell’uno contro uno, poco velocità come invece aveva chiesto Di Biagio.L’Italia gioca meglio sulla catena di destra ma non sfonda. Polonia sulla difensiva. Ritmi blandi che agevolano chi si difende, Italia che non trova spazi. Polacchi che pressano alti per annullare il prolungato possesso palla azzurro. Dominare non basta, un po’ farraginosa la manovra in mezzo, poco brio nella sedici metri avversaria. L’occasione buona capita a Pellegrini che riceve da Chiesa, autoritario nella sua folata offensiva, però il romanista spara malamente fuori. L’Italia preme, Chiesa è animato, entra in area, va giù ma per l’arbitro non è rigore. Tenta di proporsi Barella che si inserisce bene tra le linee e quello dell’Italia è un autentico assedio alla porta difesa da Grabara. Manca solo il gol. Chiesa è ispirato e dalla sua parte semina il panico, ma quando la mette in mezzo ma Barella non inquadra lo specchio della porta. C’è da soffrire perché dominarla non basta, servono trovare spazi, per ora chiusi e fare attenzione al controfuoco polacco. E così nell’unica occasione della prima frazione, la Polonia passa. La barriera respinge la punizione calciata da Zurkowski, la palla giunge sui piedi di Bielik che trova la deviazione vincente sotto misura. Non impeccabile l'intervento di Meret nell'occasione, con la palla che dopo la sua deviazione picchia sul palo e si insacca alle sue spalle. Beffa autentica per gli azzurrini che non ci stanno. Orsolini riceve sulla destra da Barella, salta l'uomo, converge verso il centro e calcia a rete: la palla picchia sul palo più lontano e si insacca alle spalle del portiere, ma l'arbitro dopo aver consultato il VAR annulla per posizione di partenza irregolare del giocatore azzurro. All’intervallo è 1-0 Polonia e mai risultato è apparso più bugiardo per volume di gioco e occasioni create dall’Italia.

Assedio inutile

Di Biagio cambia a inizio ripresa, dentro Kean, fuori Orsolini. Italia a spingere ventre a terra, ci prova Pellegrini in girata, alta, poi Chiesa di potenza, si salva come può i portiere polacco ed infine è Bastoni a svicolare in posizione ottimale a centro area. Dentro anche Tonali, fuori Mandragora. Di Marco su punizione guadagnata da Kean, tiro troppo centrale.  Ma l’Italia continua ad assediare la metà campo polacca. All’appello manca solo Cutrone che stenta maledettamente ad entrare in partita. Polonia chiusa a ricco, spazi da trovare pari allo zero. Ritmi comunque bassi che inevitabilmente agevolano la Polonia. Gli strappi sono quelli di Kean e Chiesa, ma la manovra continua a rimanere troppo prevedibile. Serve il guizzo, e allora ci prova Pellegrini, defilato, gran botta, palla sul palo. Insiste però l’Italia. Serve almeno il pari.  Rischia il tutto per tutto Di Biagio a dieci dalla fine: dentro Zaniolo, fuori Adjapong. Ma la manovra è lenta e prevedibile, la Polonia si difende con ordine e rischia nulla mentre i minuti passano. Zaniolo, entrato malissimo in partita, prende il giallo che lo costringerà a saltare l’ultima giornata contro il Belgio. Quattro di recupero per le residue speranze azzurre. Che rimangono tali perché la Polonia si difende coi denti e l’Italia non passa. Vince la Polonia che vola sola in testa al girone con 6 punti, Italia e Spagna a 3. Qualificazione appesa ad un filo, si decide tutto sabato: Belgio-Italia e Spagna-Polonia con i polacchi cui basta un punto per volare alle semifinali.