Inter, rimonta da favola. Il Napoli non sfonda

Serata dai due volti per le italiane di Champions, con l'Inter di Spalletti che, al ritorno dopo 6 anni, centra un'incredibile vittoria in rimonta contro il Tottenham a San Siro (2-1), mentre il Napoli del pluridecorato Ancelotti stecca sul comunque ostico campo della Stella Rossa, uscendo con uno 0-0 che sa di occasione persa. In termini di concretezza, l'Inter inizia alla grande un girone di ferro, ribaltando con Icardi e Vecino la rete del vantaggio di Eriksen, mentre i partenopei, a partire dal prossimo turno contro il Liverpool (vincente per 3-2 in casa col Psg), saranno già costretti all'impresa.

Inter pazza

Era una vita che il Meazza di sponda nerazzurra non sentiva i brividi dell'inno di Champions costretto, nel migliore dei casi, a ospitare qualche partita dei gironi di Europa League. Per ricominciare, gli Spurs non sono certo un avversario facile: la squadra di Pochettino, infatti, è fra le più collaudate della Premier League e regolarmente ai vertici del calcio inglese ormai da qualche anno. L'Inter è invece in costruzione, partita in sordina in campionato nonostante le grandi aspettative ma comunque dotata di ottime individualità. Che non bastano, a ogni modo, ad arginare l'iniziale preponderanza dei londinesi che fissano il possesso palla al 58%, senza tuttavia costruire vere e proprie occasionissime da rete. Quella che invece sfrutta Eriksen a inizio ripresa che, dopo aver calciato verso Handanovic, raccoglie la respinta e fa tap-in per l'1-0. E il leitmotiv Tottenham alto-Inter bassa prosegue solido, dando l'impressione che si concluderà tutto così. E invece, a 4' dalla fine, Asamoah pesca il destro volante di Icardi dal limite dell'area e, 6 minuti dopo, Vecino è il più lesto di tutti ad approfittare di una torre di De Vrij e a superare Vorm. Tutto bellissimo, dallo sconforta all'apoteosi in appena 7'.

Napoli contro il muro serbo

La Stella Rossa non si vedeva in Champions da qualcosa come 27 anni e, di conseguenza, il colpo d'occhio del Marakana di Belgrado è sensazionale. Comunque troppo poco per intimorire il Napoli che, nonostante il girone ai limiti dell'impossibile (con le due ci sono anche Liverpool e Psg), ha l'opportunità di partire bene contro la cenerentola del gruppo che, dalla sua, ha rocciosità e fattore campo. La superiorità partenopea è imbarazzante, il possesso palla schiacciante, le occasioni ci sarebbero pure (una traversa per tempo, timbrate da Insigne e Mario Rui) ma la fortuna (e il portiere Borjan) dice che gli Azzurri dovranno giocarsi la qualificazione in altri e ben più complicati lidi. Il muro serbo regge anche quando Callejon impatta a botta sicura sul tracciante di Mario Rui, trovando sulla linea di porta Rodic a negare il gol. Segno che davvero non è serata.

Gli altri match

Nel gruppo B, quello dell'Inter, tutto facile per il Barcellona di Valverde che, nonostante l'handicap del rosso a Umtiti, dilaga in casa contro il Psv, battuto per 4-0 grazie alla tripletta di Messi e al gol di Dembelè. Ben più spettacolare la sfida di Anfield fra Liverpool e Psg, inserite col Napoli nel gruppo C: partenza sprint dei Reds, che passano con Sturridge e Milner (rigore), prima di essere rimontati da Meunier e Mbappé, regalandosi infine la vittoria con una perla del pur acciaccato Firmino. Nel girone A spiccano la vittoria dell'Atletico Madrid per 1-2 sul campo del Monaco, con Diego Costa e Gimenez che rimontano il vantaggio di Grandsir, e quella del Borussia Dortmund, che supera a fatica il Bruges in trasferta grazie a un gollonzo di Pulisic. Tutto facile, nel gruppo D, per il Galatasaray che apre il girone con un secco 3-0 al Lokomotiv Mosca (Rodrigues, Derdiyok e Selcuk Inan), mentre fra Schalke 04 e Porto non si va oltre l'1-1: al gol di Embolo, replicano gli ospiti col penalty di Otavio, che impedisce al tecnico italiano Domenico Tedesco di esordire in Champions con una vittoria.