Insigne risponde a Vardy dal dischetto: con l'Inghilterra è 1-1

L'Italia ritrova il gol ma non la vittoria. A Wembley, nel tempio del calcio inglese, in un'arena che registra il sold out, gli azzurri di mister Di Biagio pareggiano 1-1 con l'Ingilterra, in un'amichevole molto combattuta. Le reti portano le firme di Jamie Vardy al 26' della prima frazione di gioco (settimo gol per l'attaccante del Leicester con la Nazionale) e di Lorenzo Insigne che al 42' della ripresa segna il suo quarto gol con la maglia azzurra. Una rete che arriva da un calcio di rigore, trasformato con grande freddezza nel finale del match, assegnato grazie al Var per un fallo su Chiesa.

Imbattutti da quarant'anni Oltremanica

Quattro giorni dopo la sconfitta con l'Argentina, la Nazionale torna a Londra per la 13ma volta nella sua storia per affrontare l’Inghilterra, la selezione più antica al mondo, insieme alla Scozia. A Wembley l’Italia difende il suo saldo attivo nei confronti diretti (10/8) e un’imbattibilità Oltremanica che dura da 40 anni: l’ultimo k.o. fu nel novembre ’77 a Londra, poi per gli Azzurri due vittorie e un pareggio. Nelle gare giocate a Londra, delle quali 7 con gli inglesi, tra l’altro, l’Italia è scesa in campo in 6 impianti che hanno fatto la storia del calcio della città: Wembley, Highbury, White Hart Lane, Upton Park/Boleyn Ground, Emirates Stadium, Craven Cottage. In questa gara, in base all’accordo siglato tra le Federazioni, viene usato anche il Var.

Così in campo

E’ un’altra Italia rispetto a quella scesa in campo contro l’Argentina. Quattro i cambi nella formazione di partenza che si presenta a Wembley con Donnarumma in porta al posto di Buffon, in difesa Zappacosta, Bonucci promosso capitano, Rugani, De Sciglio, a centrocampo Jorginho al centro con Parolo e Pellegrini esterni, in attacco Candreva, Immobile e Insigne. Al 4-3-3 del c.t. azzurro, mister Southgate risponde con una formazione sperimentale schierata con il 3-4-2-1: a difendere la porta e Butland, ecco Walker, Stones e Trippier. In avanti Oxlade-Chamberlain, Dier, Tarkowski, Young. In attacco il trio Sterling, Vardy, Lingaard.

La partita

Al fischio d'inizio è netta la divisione tra i due club: l'Italia è alla ricerca di un'identità; l'Inghitlerra, con coraggio, affronta le ultime tappe verso il Mondiale. Dopo neppure un minuto gli azzurri sciupano un’occasione con Immobile solo davanti a Butland. Lo stesso Immobile, servito al 16’ da un preciso quanto invitante assist di Candreva, spedisce alto di testa. Atteggiamento giusto da parte dell’Italia, concentrata, pronta a sfruttare gli spazi e a chiuderli sulle ripartenze degli inglesi, che al 24’ impegnano Donnarumma con un sinistro di Vardy. E’ solo l’antipasto di ciò che accadrà due minuti dopo, perché questa volta Vardy, approfittando di una ingenuità difensiva dei ragazzi di Di Biagio, non sbaglia e porta l’Inghilterra in vantaggio nel momento migliore dell’Italia, proprio come era accaduto contro l’Argentina. L'Italia soffre l’abilità di sfruttare gli spazi da parte dei padroni di casa.

La ripresa

Nella seconda frazione di gioco stesso copione. Al 10’ primo cambio da parte del ct. azzurro: dentro Chiesa, fuori Candreva. L’Inghilterra impegna prima Bonucci in un provvidenziale recupero, poi Donnarumma. C’è spazio al 19’ anche per Belotti che entra al posto di Immobile. A caccia del pareggio, l’Italia trova pronto il muro inglese, ma non cede. Insiste fino alla bella giocata sulla sinistra al 34’ di Insigne, che in diagonale mette fuori di poco. La caparbietà dell’Italia trova il giusto premio al 40’: un fallo in piena area di rigore ai danni di Chiesa, l’intervento del Var e la decisione dell’arbitro che indica il dischetto. Insigne si incarica della trasformazione e lo fa con grande freddezza. Ritrovato il gol l'Italia intravede la fine del tunnel, ma il lavoro da fare è ancora tanto

Di Biagio: “Sono soddisfatto”

Siamo stati più continui abbiamo sbagliato meno in fase di possesso, non abbiamo avuto paura di uno stadio stracolmo. Sono soddisfatto, come lo ero del secondo tempo contro l’Argentina. Dobbiamo insistere, questi ragazzi la personalità ce l’hanno e lo dimostra il fatto che sull’1-0 ci hanno sempre creduto, e sull’1-1 sono anche andati a cercare il secondo gol”, commenta a caldo mister Di Biagio. E conclude: “Se è stata la mia ultima da ct? Non è questo il problema, conta la crescita dei ragazzi”. Positiva anche l'analisi di Donnarumma, che ai microfoni di Rai Sport afferma: “Questo pareggio ci dà tanto entusiasmo, soprattutto dopo le difficoltà degli ultimi tempi. Siamo un bel gruppo, stiamo crescendo e dobbiamo andare avanti su questa strada”.