INDIAN WELLS: FEDERER, L’ORGOGLIO NON BASTA. IL TROFEO E’ DI DJOKOVIC

Una storia di sevizie e violenze. Un orrore durato un mese, un’eternità per chi è costretto a subire vessazioni e umiliazioni di ogni tipo. Il fatto è avvenuto a Verdun, città francese simbolo della I Guerra Mondiale. E forse le migliaia di giovani che qui hanno perso la vita un secolo fa per difendere la libertà si staranno rivoltando nella tomba. Una ragazza di venti anni con un ritardo mentale per tutto questo periodo è stata ripetutamente picchiata, violentata ed ha anche dovuto subire l’oltraggio di essere costretta ad avere rapporti sessuali con animali. Uno schifo che non ha bisogno di commenti. La ragazza è riuscita a scappare convincendo i suoi aguzzini a farla uscire per riprendere il bancomat da un suo ex professore.

Quest’ultimo, rimasto sconvolto dalle condizioni della giovane, è riuscito ad avvisare la polizia che ha posto fine alla sua via crucis. La vittima, hanno ricostruito le autorità, ha incontrato due delle donne mentre si trovava in un ostello per giovani lavoratrici, in difficoltà economiche. L’anno convinta ad andare a casa con loro dove è stata ripetutamente brutalizzata dal gruppo. Tre uomini e tre donne, tra i 19 e i 27 anni, sono finite in manette con l’accusa di aver stuprato e torturato la giovane, usata come schiava sessuale.