Il trofeo va all'Inter, Roma k.o. al 117'

E'durata 117 minuti la sfida fra Inter e Roma per decretare il vincitore della Supercoppa italiana primavera: a soli 3' dalla fine del secondo tempo supplementare, infatti, la zampata in mischia di Colidio ha regalato ai ragazzi di Vecchi un successo importante, al cospetto di un avversario che ha opposto fiera e strenua resistenza ai padroni di casa, campioni d'Italia in carica. Come ammesso dallo stesso Alberto De Rossi a margine della gara, “la Roma ha dimostrato di essere competitiva anche quest'anno”, uscendo sì sconfitta per 2-1 ma comunque a testa altissima dal Meazza di Milano. Nell'arco dei 90 minuti, il risultato si era delineato nei primi 5, con il fulmineo botta e risposta fra lo stesso Colidio e il romanista Marcucci.

Botta e risposta

L'Inter su di lui ha investito la bellezza di 6 milioni per strapparlo al Boca Juniors e portarlo in Italia, per farlo crescere con Vecchi e, magari, per prestarlo di tanto in tanto a Spalletti. E lui, Facundo Colidio, classe 2000, risponde “presente” al suo esordio a San Siro, realizzando la doppietta che permette all'Inter primavera di aggiudicarsi la Supercoppa di cateogria. Un debutto da favola per il ragazzo argentino, protagonista assoluto della sfida non solo per le due reti ma anche per aver disputato una gara di sostanza a supporto della punta Jens Odgaard, altro prospetto interessantissimo. Alle due reti dell'argentino, la prima delle quali arrivata dopo appena 2' di gioco (doppio tap-in, il secondo vincente, su cross basso di Emmers), aveva risposto un colpo d'alta classe di Marcucci, centrocampista giallorosso dagli ottimi mezzi fisici, bravissimo ad approfittare di un intervento non impeccabile del portiere Pissardo su cross dalla destra di Riccardi, colpendo a giro dal limite dell'area e scavalcando l'estremo difensore per il pareggio-lampo. La Roma potrebbe anche raddoppiare con Riccardi, fermato però ancora da Pissardo.

Decide Colidio

Dopo un primo tempo equilibratissimo, tenuto sul filo del rasoio dalle buone occasioni costruite dalla punta interista Odegaard e dal 10 romanista, Antonucci (già in orbita prima squadra), la seconda frazione vede l'Inter guadagnare metri e collezionare due ottime opportunità con Sala e Rover, alle quali il portiere Romagnoli si oppone. I ritmi, però, calano vistosamente e i supplementari quasi inevitabili. All'extra-time il canovaccio tattico non cambia: squadre lunghe, stanche, qualche folata offensiva ma nessuna vera occasione. Per evitare i rigori serve l'episodio che, puntuale, arriva: angolo dalla sinistra per l'Inter (in maggior pressione nei minuti finali), uscita a vuoto di Romagnoli e “mischione” che Colidio risolve con un tocco acrobatico a mezza altezza che scavalca la difesa e va a infilarsi in porta: è il 117'. Il gol manda in apoteosi la panchina nerazzurra, la Roma prova il forcing finale ma ottiene solo l'espulsione per proteste di Marcucci: l'Inter alza la Supercoppa, ai ragazzi di De Rossi resta la consolazione di aver disputato una grande gara.