Il Parma torna in campo. 5 milioni dalla Lega Calcio

Dopo diverse settimane di rinvii per il caos societario, il Parma tornerà in campo domenica pomeriggio al Tardini contro l’Atalanta. Il nodo è stato definitivamente sciolto dopo che l’Assemblea della Lega calcio ha dato il via libera al piano di salvataggio del club con un prestito di 5 milioni di euro prelevato dal fondo multe inflitte in stagione dal Giudice Sportivo. L’unica condizione posta dalle società è che gli emiliano giochino subito, partire dalla partita con l’Atalanta prevista per domenica prossima al Tardini. Il denaro arriverà invece il 19 marzo, dopo la prima udienza fallimentare che dovrebbe individuare un curatore. Nel frattempo la società ha intenzione di affrontare i problemi di risanamento dei conti perché, come ha ribadito oggi il presidente Manenti “solo la proprietà può salvare il Parma, non può farlo un terzo”.

Ora “c’è bisogno di un lavoro non indifferente, non abbiamo ancora una stima precisa dei debiti contratti ed abbiamo tempo fino al 20 per effettuarla. Siamo convinti di riuscire a salvare il Parma”, ha affermato ancora Manenti aggiungendo di essere “scoraggiato ma non pentito”. “Ho sbagliato a fare quelle dichiarazioni all’inizio, ma ero convinto di potercela fare” non “immaginavamo una situazione diversa da quella che abbiamo trovato, ma sono abituato a situazioni difficili”.

Il presidente della Figc, dopo aver incassato il si’ dell’assemblea, ha raggiunto Collecchio per esporre le intenzioni della Lega ai giocatori i quali, nonostante qualche dubbio, e dopo due partite rinviate, hanno deciso di tornare in campo domenica al Tardini per la partita contro l’Atalanta. Intanto dopo l’ex presidente Tommaso Ghirardi risulta indagato anche l’ex direttore generale Pietro Leonardi nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta fraudolenta, anche se per il dissesto della società non c’è ancora una dichiarazione di fallimento. Leonardi, che aveva lasciato di recente le cariche sociali ma non il ruolo tecnico, si era dimesso giorni fa parlando di motivi di salute.