Icardi regala all’Inter il “Derby della Madonnina”: Milan in crisi

Il “Derby della Madonnina” è nerazzurro. A San Siro, dove va in scena il posticipo serale dell’ottava giornata di Serie A, è Icardi il protagonista indiscusso della stracittadina lombarda: il capitano dell’Inter cala il tris stendendo un Milan brutto nel primo tempo ma bello e gagliardo nella ripresa. Un risultato recuperato due volte il risultato con Suso e un autogol di Handanovic su tiro di Bonaventura. Al fischio finale Spalletti batte Montella per 3-2, vola a -2 dal Napoli, conquistando il secondo posto solitario. Rossoneri indietro di 10 punti.

La partita

Al 13′ Borja Valero innesca Candreva che col destro a giro pizzica la parte alta della traversa, l’Inter perde un paio di palloni con Miranda e Borja Valero, ma è il brasiliano ad andare vicino al gol con un colpo di testa fuori di poco al 23′. Non manca il bersaglio invece Icardi al 28′: innescato da uno splendido cross di Candreva, il capitano nerazzurro anticipa Bonucci e Musacchio toccando quanto basta per battere Donnarumma. Il Milan appare in difficoltà, ma poco prima dell’intervallo crea una grande occasione per il pari: Kessie inventa per Borini, diagonale preciso, ma Handanovic è super e sulla respinta l’ex Liverpool centra di testa l’esterno della rete. Montella lancia subito Cutrone per Kessie, arretra Suso in mediana con Biglia e Bonaventura. Sfortunata anche la formazione rossonera: palo pieno di André Silva (poi Musacchio segna, ma è in fuorigioco), quindi Handanovic alza in corner il mancino di Suso e ferma il tentativo di Borini. Poi Cutrone, sul cross di Rodriguez trova solo l’esterno della rete. Inter in bambola e il Milan ne approfitta: Suso con una finta fa fuori Perisic e Gagliardini, trovando l’angolino: meritato 1-1. Riparte l’Inter: Candreva per Vecino, fuori di pochissimo. Di nuovo il Milan: Handanovic, miracolo su Bonaventura.

Icardi scippa Biglia e avvia il contropiede, Perisic fa fuori Musacchio e mette dentro per l’argentino che si regala un tiro che assomiglia a una sforbiciata, Inter sul 2-1 nel momento migliore degli avversari. Il Milan non molla e trova di nuovo il pari: cross di Borini, Cancelo non segue Bonaventura che, con la complicità di Handanovic, mette dentro. Ma non è affatto finita. Rodriguez stende D’Ambrosio, è rigore che Icardi realizza con freddezza diventando re della Milano nerazzurra: l’Inter vola al secondo posto solitario, a 2 punti dal Napoli che affronterà sabato prossimo; al Milan non è bastato l’orgoglio. Montella è stato bravo a cambiare e caricare la squadra negli spogliatoi e a tirar fuori il migliore gioco rossonero che non è bastato però a contenere la furia vincente di Icardi, oggi in giornata di grazia.

Spalletti: “Vittoria dal sapore bellissimo”

“Questa vittoria ha un sapore bellissimo, vincere queste partite qui ti dà entusiasmo anche se poi bisogna analizzare bene la gara. Siamo stati bravi e professionisti nel capire il momento giusto da sfruttare”. E’ un Luciano Spalletti visibilmente soddisfatto quello che commenta il successo della sua Inter nel derby di Milano. “Abbiamo avuto il ghigno del derby, quello giusto – dice ancora Spalletti -. Però dobbiamo lavorare e fare meglio perché in alcune situazioni siamo stati in difficoltà. Nel secondo tempo il Milan ha alzato la palla, cambiava il gioco molto velocemente e abbiamo faticato a recuperare il pallone e a portarlo in avanti. Milano ha un derby bellissimo e le partite devono essere così, al di là poi di chi vince”. C’è un aggettivo per Icardi? “E’ stato grandioso – risponde il tecnico -, perché con tutte le responsabilità che ha, è anche umile, ascolta i consigli, si abbassa e aiuta i suoi compagni e poi si fa sessanta metri per andare a concludere. In questo modo, senza stare fermo in avanti diventa anche meno marcabile, un giocatore completo”. Per Spalletti le componenti che hanno portato alla vittoria sono che “abbiamo sfruttato degli episodi, Montella ha detto che hanno giocato un grande secondo tempo ed è vero. Però nella ripresa loro hanno forzato le giocate, sono stati molto alti con le due punte, noi abbiamo creato occasioni importanti e potevamo segnare anche prima”. “Cosa farò per non subire gol dal Napoli? Guarderò la squadra che scenderà in campo consapevole della forza del Napoli – conclude Spalletti – ma consapevole anche che se si indossa questa maglia si hanno degli obblighi verso tutti i nostri tifosi”.

Icardi: “Scudetto? Ancora presto per dirlo”

Tre gol in un derby? E’ una gioia speciale che non si può spiegare”. E’ ancora incredulo Mauro Icardi, protagonista assoluto del derby vinto sul Milan 3-2 grazie alla sua tripletta. “A qualche compagno avevo detto che avrei fatto tre gol e ora mi porto a casa il pallone e me lo tengo stretto – le parole di Icardi – Le critiche su di me? Io lascio parlare e parlo in campo. Aiuto la squadra in campo e parlo con i gol. Non si può segnare sempre ma sono contento per me e per l’Inter”. Scudetto? “E’ ancora presto per dirlo – aggiunge l’argentino – stiamo facendo le cose bene e dobbiamo continuare su questa strada. Ora dobbiamo pensare alla prossima gara, che sarà una partita speciale perché il Napoli è primo, gioca benissimo e dovremo interpretare la gara nella maniera giusta”.

Montella: “Giocando così non perdiamo più”

“Ho visto una grande reazione nel secondo tempo, abbiamo creato 7-8 palle gol e ha giocato con l’anima da Milan, quella che piace a me. Sono molto ottimista perché vedo una squadra che sta portando avanti dei concetti giusti. Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno e ho ancora voglia di portare avanti questo progetto tecnico”. E’ amareggiato Vincenzo Montella dopo il derby perso al 90′. “L’Inter è stata più cinica di noi ma sono contento della prestazione. Dobbiamo avere ancora più rabbia perché con questo spirito sono convinto che non perderemo più”. Meglio il 4-3-3 del 3-5-2? “Giochiamo ogni tre giorni e non abbiamo cambi per giocare col 4-3-3 – risponde il tecnico – perché abbiamo solo Suso e Bonaventura sugli esterni. Poi oggi col 3-5-2 abbiamo creato tanto contro una grande Inter. Non abbiamo cambiato modulo per Bonucci”. L’obiettivo resta il quarto posto? “Assolutamente sì, ora ci sembra tutto irraggiungibile ma il campionato è lungo”.