Higuain stende il Milan: a San Siro trionfa la Juventus

Doppietta di Gonzalo Higuain e Juve in cima alla classifica insieme al Napoli. Il bianconeri trionfano a San Siro grazie al Pipita che raggiunge quota 101 gol in Serie A. Una vittoria che trascina nuovamente Vincenzo Montella al centro delle polemiche: per i diavoli è la quinta sconfitta in 11 partite. Una sconfitta che non è piaciuta nemmeno alla dirigenza, con Fassone e Mirabelli che abbandonando gli spalti in anticipo con i tifosi che gli urlano: “Una punta, dovevate comprarci una punta“.

La partita

La Juve fin da subito si dimostra feroce; il gioco e poco spettacolare, ma è brava nel concretizzare. Ma anche il Milan comincia bene, con la punizione di Suso costringe Buffon alla respinta coi pugni; poi Asamoah interviene sul tentativo di Kalinic. Quindi la punizione di Pjanic e il sinistro di Dybala accendono la Juve. Al 23' Dybala, dimenticato da Biglia, innesca Higuain che, nonostante il pressing di Romagnoli, indovina l'angolo per il vantaggio bianconero. Niente da fare per Donnarumma, per il Pipita è il gol numero 100 in serie A. Risponde il Milan: Borini scappa a Cuadrado ma Kalinic non ci arriva; poi Rugani è decisivo in anticipo sul croato, era netto comunque il fuorigioco di Abate, autore del cross. Rischia l'autorete Chiellini attorno alla mezz'ora, sfortunato il Milan nel recupero: sulla spizzata di Calhanoglu, Kalinic centra in pieno la traversa, poi Rugani salva sul colpo di testa dell'ex Bayer Leverkusen.

La ripresa

Al rientro nessun cambio e Milan attivo con il dialogo Suso-Kalinic respinto in corner da Lichtsteiner; per due volte Dybala avrebbe la possibilità sul suo piede preferito. Dopo un'ora di gioco doppio cambio per Montella: fuori Abate e Biglia (fischiatissimo l'argentino), dentro Antonelli e Locatelli, ma c'è da fare i conti con Higuain. Sul velo di Dybala, l'argentino sbilancia Romagnoli con una finta e batte di nuovo Donnarumma con un destro che bacia la base del palo e porta la Juve sul 2-0. Milan sotto shock, Allegri in pieno controllo anche se Borini sfila via ad Asamoah non trovando Kalinic pronto alla deviazione. Latita la reazione rossonera, Dybala va a caccia dell'eurogol che pero' non arriva (77'). Neanche l'ingresso di Andrè Silva dà la scossa a un Milan spento e scoraggiato. La Juve torna a farsi sentire e riaggancia il Napoli in cima alla classifica, scavalcando l'Inter.

Montella: “Una partita giocata alla pari”

“E’ stata una partita giocata alla pari, la differenza l’ha fatta Higuain che ha fatto due gol pazzeschi, si è girato in un fazzoletto ed stato bravissimo”. E' amareggiato Montella, che commenta così, ai microfoni di Premium Sport. “A volte bisogna fare i complimenti anche agli avversari: ha fatto due gol da fenomeno. Di Higuain non ne esistono tanti e non in tanti si possono permettere giocatori come lui. Per 70 minuti siamo stati convincenti ed è stata una sfida equilibrata, anche in relazione all’avversario. Ci vuole coraggio e abitudine a giocare queste sfide, nella preparazione di queste partite si perdono molte energie nervose e forse abbiamo pagato un pochino anche questo. Abbiamo creato almeno quanto loro, abbiamo tirato in porta anche da dentro l’aerea poi la Juve è stata più brava, complimenti a loro: hanno tanti giocatori che possono risolvere le partite”. Poi, sulle sconfitte contro Lazio Roma e Inter afferma: “Siamo una squadra completamente ristrutturata: a parte il quarto d’ora con la Lazio dove abbiamo preso quattro gol, le altre sono state tutte sfide alla pari. Ma questa è solo una magra consolazione, dobbiamo essere più risolutivi perché gli avversari non ti perdonano e sono cinici. Perché Biglia e non Montolivo? E’ una scelta come tante. Montolivo è un ottimo giocatore, era infortunato e sta ritrovando la miglior condizione”. Incerta la sua posizione per il futuro, ma Montella non si aspetta un cambio sulla sua panchina: “Mi aspetto di trovare le motivazioni insieme ai ragazzi per vincere le prossime gare, in Europa League e in campionato”.