Gli azzurrini e la voglia di tornare sul tetto d'Europa

Da domani si fa sul serio. Scatta l’Europeo Under 21 che si disputa in Italia: interessi altissimi, lo spettacolo garantito. In campo, il meglio della gioventù di tutta Europa. Dodici Nazionali, divise in tre gironi da quattro, si sfidano per conquistare il titolo di campione d’Europa. Sei i campi designati: Bologna, Reggio Emilia, Cesena, Trieste, Udine, San Marino. Attesa spasmodica per la Nazionale italiana di Gigi Di Biagio che ha l’obiettivo di tornare sul gradino più alto del podio che manca dal 2004 quando gli azzurrini di Gentile superarono in finale per 3-0 la Serbia con gol di Bovo, De Rossi e Gilardino. Italia inserita nel gruppo A in un girone difficile per la presenza di Polonia, Belgio ma soprattutto Spagna che l’Italia sfiderà subito domani all’esordio al Dall’Ara di Bologna. I campioni in carica della Germania, che ovviamente puntano a ripetersi, sono stati inseriti nel gruppo B con Serbia, Austria e Danimarca, mentre nel terzo raggruppamento figurano Francia, Inghilterra (le due favorite principali alla vittoria finale), Romania e Croazia. Alle semifinali, in programma il 27 giugno a Udine e Bologna, saranno le prime classificate dei tre gironi più la migliore seconda. Finalissima il 30 giugno alla Dacia Arena di Udine.

Le avversarie

L’Italia mai come stavolta ha le carte in regola per arrivare fino in fondo, forte di un gruppo solido e collaudato, forte di calciatori (Zaniolo, Pellegrini, Barella, Kean, Mancini) che già hanno avuto modo di esordire in prima squadra con Roberto Mancini. Senza dimenticare Chiesa, Cutrone e Tonali. L’avversaria più temibile sarà la Spagna che potrà contare su giocatori di grande talento, come il madridista Dani Ceballos o il “napoletano” Fabian Ruiz. Occhio ai campioni di Germania che mostrano all’occhiello il gioiellino Mahmoud Dahoud del Borussia Dortmund e la Francia che si affiderà all’estro di Matteo Guendouzi di proprietà dell’Arsenal, Dembelé e Bamba, mentre l’Inghilterra brilla grazie alla stella di Phil Foden, centrocampista cresciuto notevolmente al City in questa stagione, oltre al bomber Tammy Abraham che ha trascinato l’Aston Villa al ritorno in Premier firmando la bellezza di 26 gol. Curiosità nella Romania, con il figlio d’arte Ianis Hagi che promette un grande Europeo.

La corazzata Spagna

Tutto pronto al Dall’Ara per questo esordio azzurro (domani alle 21), mentre il via alla rassegna ci sarà alle 18 al Mapei di Reggio Emilia tra Polonia e Belgio. Stadio esaurito per vedere all’opera gli azzurrini. Sereno alla vigilia Gigi Di Biagio che si porta dietro qualche piccolo dubbio ma anche tante certezze. “In porta giocherà Meret. Quello del portiere è un ruolo fondamentale e non verrà mai cambiato. Per il resto ho ancora due dubbi che scioglierò dopo l’ultimo allenamento. Tensione? C’è ed è quella giusta. Ti permette di rimanere concentrati. Contiamo sull’appoggio di un grande pubblico. La Spagna la conosco bene, non so se sia più forte di due anni fa ma sicuramente il loro stile di gioco resta immutato”. Sull’atteggiamento tattico, il ct non ha dubbi: “L'obiettivo è quello di fare la gara attaccando, ma conservando l'equilibrio giusto. Il nostro modo di pensare e di giocare non deve cambiare, indipendentemente dall’avversario”. Già, l’avversario, quella Spagna scomodissima contro la quale l’Italia ha sempre faticato. “Giocarla come prima partita ha un grande significato, vale come un sedicesimo di finale e dobbiamo iniziare subito con un risultato positivo. Contro di loro abbiamo vinto una sola volta negli ultimi venti anni, ma ce la giochiamo. Speriamo domani sia la volta buona per batterli. Due anni fa giocammo tutta la ripresa in dieci, stavolta speriamo di giocarcela a uomini pari. Il nostro obiettivo è giocare bene per provare ad alzare il trofeo, sapendo che tra vincere e non vincere la linea è molto sottile”. Una linea da spezzare. Cominciando da domani. Il via a Italia-Spagna a Bologna alle ore 21.