Giorgetti: “Tramonta la candidatura a tre”

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti (il quale ha anche la delega allo Sport), ha definitivamente chiuso sulla candidatura a tre Milano-Cortina-Torino per le Olimpiadi invernali del 2026, accantonando la possibilità (già abbastanza remota) che le città potessero presentarsi in un blocco solo al Comitato olimpico per ospitare i Giochi: “Il governo non ritiene che una candidatura fatta così possa avere ulteriore corso. Questa proposta non ha il sostegno del governo e come tale è morta qui”. E precisa: “Io ritengo che una cosa così importante come la candidatura olimpica deve prevedere uno spirito di condivisione che non ho rintracciato tra le tre città”.

Verso Milano-Cortina?

A questo punto, resta da capire se con il k.o. della candidatura a tre tramonteranno definitivamente anche le chance italiane di avere i Giochi sul territorio nazionale del 2026, scenario che, al momento, potrebbe variare a stretto giro. L'alternativa, vista la posizione torinese, a ora si chiama Milano-Cortina 2026: “Arrivati a questo punto – hanno spiegato i governatori di Lombardia e Veneto, Fontana e Zaia – è impensabile gettare tutto alle ortiche. La candidatura va salvata, per cui siamo disponibili a portare avanti questa sfida insieme. Se Torino si chiama fuori, e ci dispiace, a questo punto restano due realtà, che si chiamano Veneto e Lombardia, per cui andremo avanti con le Olimpiadi del Lombardo-Veneto”. Del resto, fin dagli albori dell'ipotesi tris, la posizione del capoluogo piemontese era sempre stata di dubbio, preferendo procedere a una candidatura singola come fu nel 2006, mentre Milano premeva per una leadership che, in caso di candidatura a due, si tradurrebbe in un lancio significativo del suo appeal internazionale, rivitalizzato dopo Expo 2015.

Assenso Sala

L'ipotesi lombarda-veneta ha ricevuto anche l'approvazione del sindaco meneghino, Beppe Sala, che su Twitter spiega che “la proposta di Zaia e Fontana sulle Olimpiadi merita un rapido approfondimento. La mia posizione è nota, ma questa soluzione può funzionare”. Anche Giorgetti resta vigile sulla chance di una candidatura a due anzi che a tre: “Se Lombardia e Veneto vogliono andare insieme se ne faranno carico loro anche in termini di oneri. In caso di candidatura tridente il governo avrebbe messo le garanzie, in questo caso non ci saranno ma dovranno fornirle loro”.