Football americano: blitz della Dea su un abuso di farmaci illegali

La National Football League (Nfl) finisce sotto i riflettori poiché l’agenzia federale antidroga (Dea) statunitense sta svolgendo controlli a tappeto su molti team. Ci si interroga infatti su come riescano, atleti infortunati, a recuperare in maniera lampo la condizione fisica. Le indagini si stanno focalizzando sulla politica sanitaria di alcuni club che avrebbero dato ai loro atleti “farmaci miracolosi” ma che a lungo termine sarebbero risultati nocivi per la salute.

In particolare sono stati tre gli staff medici dei team coinvolti:  quelli di San Francisco 49, Seattle Seahawks e Tampa Bay Buccaneers. Il Washington Post cita una “autorevole fonte”, che vuole rimanere anonima, che parla di un’inchiesta a 360 gradi: dunque nessuna squadra di Nfl può sentirsi esclusa da eventuali indagini.

Al momento le dichiarazioni ufficiali sull’operazione della Dea sono poche. “I nostri team hanno collaborato con la Dea e non abbiamo informazioni circa eventuali irregolarità riscontrate”, si è limitato a dire Brian McCarthy, portavoce della Nfl. “Agenti della Dea stanno ascoltando i medici delle squadre Nfl in diverse località nell’ambito di un’indagine in corso su potenziali violazioni del Controlled Substances Act”, ha confermato invece il portavoce della Dea, Rusty Payne. Phil Closius, un avvocato che rappresenta gli ex giocatori Nfl che hanno denunciato le presunte violazioni, ha invece affermato: “E’ fantastico che la Dea stia prendendo questa cosa sul serio”.