Finisce il sogno ma a Cecchinato solo applausi

E'stato bello vedere un tennista italiano giocarsi la semifinale del Roland Garros e, in alcuni frangenti, rischiare pure di portarsela a casa. Il confronto con l'austriaco Dominic Thiem, numero 8 al mondo, ha infine segnato l'eleminazione di Marco Cecchinato dagli Open di Francia ma ha consegnato alla tifoseria un giocatore capace davvero di far sognare. La vittoria ai quarti contro Djokovic e la strenua resistenza di tre set contro Thiem hanno reso quello del tennista palermitano un torneo comunque da incorniciare, chiuso con 7-5, 7-6, 6-1 a favore dell'austriaco in 2 ore e 17 minuti. Equilibratissimi i primi due set, giocati bene da Cecchinato anche se, forse, con qualche rimpianto di troppo, accusando qualche difficoltà nel dritto e nel servizio, specie nel primo set.

Equilibrio e crollo

La partita inizia subito nel verso giusto per il numero 8 al mondo che, dopo essersi visto salvare la prima palla break, riesce a passare con la seconda, guadagnando subito un break di vantaggio. Il gioco dell'austriaco argina i corti del palermitano che fatica a tenere il servizio, arrivando ben presto a un passivo di 2-4 rispetto a Thiem. Bravo comunque Cecchinato a rimontare e a tenere il gioco portandosi sul 5-5 approfittando di un momento di affanno dell'avversario, ottimo però nello strappare il servizio al palermitano facendo suo il game e chiudendo infine sul 7-5. Altrettanto equilibrato il secondo set, con Cecchinato che resiste non concedendo palle break e portandosi senza patemi al tie-break: sul 6-3, Marco annulla tre set-point, trascinando l'austriaco sul 10-10 e al quinto set-point, quando Thiem decide di rompere gli indugi e prendersi il tie-break (12-10), chiudendo sul 7-6 un incredibile secondo set. Una parte di gara nella quale Cecchinato ha dato tutto, tanto che il terzo e ultimo set si è trasformato in un pro-forma per il 24enne austriaco che ha chiuso senza problemi sul 6-1, accedendo alla sua prima finale slam della carriera, nella quale sfiderà Rafael Nadal, vincitore della seconda semifinale contro Del Potro.

Un'impresa

A Cecchinato non resta che riservare uno speciale ringraziamento, non solo per aver raggiunto una semifinale nel Roland Garros, cosa che non accadeva in campo maschile da quarant'anni (l'ultimo fu Corrado Barazzutti nel 1978) ma anche per aver giocato a testa altissima, mettendo in difficoltà avversari ben più quotati e balzando, con quest'impresa, dal 72esimo posto alla top 30 del ranking Atp. Un motivo di orgoglio per il tennis italiano.