F1, la Toro Rosso scarica Kvyat: al suo posto Gasly

Risultati deludenti, pochi punti racimolati e un divario fin troppo ampio con il compagno di squadra, Carlos Sainz: un cocktail di ingredienti che ha convinto la Toro Rosso a praticare un avvicendamento interno fra il russo Daniil Kvyat e il giovanissimo francese Pierre Gasly, 21 anni. Una decisione che la scuderia diretta da Franz Tost non ha preso al cuor leggero, in virtù dei trascorsi in Red Bull del russo e delle aspettative convogliate su di lui al suo ritorno fra gli eredi della Minardi. Nonostante il nono posto in Australia nel primo Gp, il cammino di Kvyat alla guida della monoposto non ha rispettato le attese e, con una stagione ancora in pieno svolgimento, i dirigenti della Toro Rosso hanno optato per lo “scarico” del pilota russo.

Delusione Kvyat

Un’altra brutta delusione per Kvyat, reduce da un epilogo del tutto simile nel suo rapporto con la Red Bull lo scorso anno (quando a sostituirlo fu Max Verstappen) e protagonista di qualche episodio negativo di troppo, l’ultimo dei quali proprio nel Gp di Singapore, nel quale è rimasto vittima di un incidente dopo appena 10 giri. Il quarto crack in 14 Gran premi, solo due dei quali chiusi andando a punti (appena 4 in tutto): numeri decisamente sconfortanti che hanno di fatto appiedato il russo e spalancato le porte della Formula Uno a Gasly, già tester della scuderia di Tost e annunciato sostituto di Sainz, destinato alla Renault nella stagione 2018.

Chance Gasly

“Diamo una chance a Gasly nel solco del programma Junior in F1 della Red Bull – ha spiegato il patron Toro Rosso -. Merita questa occasione e ci darà la possibilità di prendere una decisione più consapevole in merito alle nostre scelte dei piloti per il 2018″. Per quanto riguarda Kvyat, Tost ha giustificato la sua sostituzione spiegando che, “per una serie di motivi, alcuni di natura tecnica ma anche errori suoi, Daniil non ha dimostrato veramente il suo vero potenziale in questa stagione”. Largo, dunque, al classe ’96 nativo di Rouen e campione di Gp2 nel 2016. La sua presenza in pista, ha concluso Tost, “ci darà anche l’opportunità di valutare Pierre in pista durante un intero fine settimana di gara”.