E' festa Alfa: svelato il bolide 2018

Bella, anzi bellissima la nuova Alfa Romeo, presentata ad Arese alla presenza del Ceo Sergio Marchionne. Un momento storico per l'automobilismo italiano che, di fatto, segna il definitivo ritorno in pista dell'immortale marchio “made in Italy”, finalmente al rientro sul palcoscenico che gli spetta. Come annunciato, la livrea rispecchia alla perfezioni i colori Alfa, specie il cofano, tinto del suo inconfondibile rosso e marchiata con il simbolo del “biscione”. Il resto della carrozzeria si mostra in un bellissimo bianco, puntellato dallo stemma della casa automobilistica sul muso e sulle fiancate: “Il ritorno di Alfa Romeo nel massimo circuito automobilistico – ha detto Marchionne – è un evento storico e importante sia per il nostro brand che per il mondo della Formula 1 ed è il segno tangibile di quanto crediamo in questo sport”.

Alfa, ritorno con stile

La partnership con la Sauber ha spalancato le porte all'Alfa a distanza di trent'anni dall'ultimo mondiale disputato. Al volante della stupenda monoposto siederanno come previsto il francese Charles Leclerc, fresco di promozione dalla Formula 2, e lo svedese Ericsson: “Sono felice di potere dire – ha sottolineato Marchionne – che Alfa Romeo F1 darà anche la possibilità a giovani piloti di mettersi in mostra. Come è sempre stato nella storia della Sauber: basti ricordare che due campioni del calibro di Kimi Raikkonen e Felipe Massa hanno entrambi esordito con questa scuderia”. Non sarà titolare, dunque, l'italiano Giovinazzi al quale è stato affidato il ruolo di tester della Ferrari. A tenere banco, però, è ancora il ritorno del “biscione” nell'automobilismo dei grandi: “Da quando ci siamo impegnati nel rilancio di Alfa Romeo siamo sempre stati convinti che avrebbe dovuto tornare nel mondo delle corse e la F1 è il riferimento naturale per questo marchio. Ridiamo ad Alfa Romeo il palcoscenico che le spetta, massima espressione della tecnologia e dell'esaltazione del valore di squadra che è elementi decisivi di questo marchio”.

Ferrari, orizzonte 2020

Ma, in un giorno di festa per il “made in Italy”, il Ceo (che è anche presidente della Ferrari), mette una pulce nell'orecchio agli appassionati di tutto il Paese, proprio in riferimento al Cavallino e alla sua permanenza in F1: “Il dialogo è cominciato e continua a evolversi. Abbiamo tempo fino al 2020 per trovare una soluzione che sia di beneficio alla Ferrari. La minaccia di far uscire la Ferrari dal circus è seria. L'accordo di Alfa Romeo con Sauber scade nel 2020-2021, proprio quando Ferrari potrebbeuscire. Dobbiamo trovare una soluzione per il bene dello sport ma dobbiamo essere chiari su cosa non si può mollare”.