Dramma Sala, recuperato il corpo nel Piper Malibu

E'stato recuperato il corpo rimasto nell'aereo precipitato nel Canale della Manica, sul quale viaggiava Emiliano Sala assieme al suo pilota, David Ibbotson: l'Air Accident Investigation Branch ha poi precisato che il corpo è stato recuperato in “condizioni estreme” e che “l'operazione è stata portata a termine nel massimo rispetto del corpo e tenendo costantemente informate le famiglie”. A ora, non è chiaro se il cadavere appartenga a Emiliano o a David: il medico legale procederà ora a un esame per accertare chi dei due sia rimasto nell'abitacolo dell'aereo da turismo che avrebbe dovuto portare il calciatore argentino da Nantes a Cardiff. Gli investigatori non sono stati invece in grado di recuperare i rottami del velivolo: per i vari accertamenti, al momento, si procederà con l'utilizzo di un mezzo sottomarino dotato di videocamere che consentirà rilevamenti abbastanza precisi per tentare di determinare almeno orientativamente le cause dell'incidente.

La scomparsa

Sono ore strazianti per i familiari dei due sfortunati passeggeri di quell'aereo che, nell'ultimo messaggio registrato dal telefono di Sala, era dato dallo stesso calciatore quasi in pezzi. Di loro si era perso il segnale dai radar il 21 gennaio scorso, mentre sorvolavano il braccio di mare attorno ad Alberney: da lì era iniziato il calvario delle loro famiglie che, anche dopo la sospensione delle ricerche, ne avevano finanziate di private giungendo in un paio di settimane a rinvenire i resti del Piper Malibu, inabissatosi più o meno nel punto in cui si riteneva fosse precipitato e individuato grazie alla strumentazione sonar.

Richiesta di saldo

Nel frattempo si parla già di denaro. Il Nantes, squadra che Sala stava lasciando, avrebbe infatti chiesto sedici milioni di euro al Cardiff City, il team britannico al quale si era trasferito, così da saldare il suo cartellino nonostante la tragedia che ha colpito il calciatore argentino. Tre settimane dopo l'incidente, il Nantes ha avanzato la richiesta solo qualche ora dopo l'individuazione del corpo e qualche ora prima del suo recupero. Secondo quanto il contratto prevedeva (la cifra più alta mai spesa dal Cardiff per l'acquisto di un giocatore) i 16 milioni erano pagabili in tre anni ma già alcuni giorni fa i dirigenti del team francese avevano bussato alla porta gallese, chiedendo il saldo della prima rata (circa 6 milioni di euro) entro 10 giorni, pena un'azione legale.