Disastro Italia, la Macedonia frena gli Azzurri

Pareggio amaro allo Stadio Olimpico di Torino per l’Italia di Ventura che con la Macedonia non va oltre l’1-1. Gli azzurri, andati in vantaggio con la rete di Chiellini nel primo tempo, vengono ripresi a poco meno di un quarto d’ora dalla fine grazie al gol di Trajkovski. Ventura blinda il secondo posto del girone, ma che deve ancora conquistare l’aritmetica certezza di rientrare tra le migliori otto seconde per raggiungere il play off del Mondiale. Delusi anche i 22 mila tifosi che gremiscono gli spalti dell’arena torinese, che nel finale fischiano il team azzurro.

Così in campo

Il ct, come da previsioni, punta tutto sul 3-4-3, con in difesa la BBC, ovvero il vecchio blocco Juve (Barzagli, Bonucci e Chiellini); Gagliardini affianca Parolo in mezzo al campo, complici le defezioni di Verratti, De Rossi e Pellegrini. Senza l’infortunato Belotti, tocca a Immobile sostenere il peso dell’attacco, supportato sugli esterni da Insigne e da Simone Verdi, al suo debutto dal primo minuto dopo aver esordito per una manciata di minuti in occasione dell’amichevole dello scorso marzo con l’Olanda

La partita

Con la Macedonia schierata a cinque dietro, l’Italia cerca gli spazi per colpire e al 7’ va ad un passo dal vantaggio con una bella combinazione in velocità tra Immobile e Insigne: i due ex compagni nel Pescara di Zeman danno sfoggio delle propria abilità, ma la conclusione ravvicinata del fantasista del Napoli viene respinta da Dimitrievski. La Macedonia conferma di essere una squadra solida e si affaccia dalle parti di Buffon al 18’ con un sinistro al volo di Pandev bloccato a terra dal portierone azzurro. Non è facile trovare il varco giusto, Zappacosta e Darmian sulle fasce sono ben schermati dai difensori macedoni e le occasioni più pericolose passano dai piedi di Insigne: a cavallo tra il 36’ e il 37’ il numero 10 azzurro prima raccoglie un traversone di Parolo e gira di testa tra le braccia di Dimitrievski e poi pesca con un lancio preciso l’inserimento di Zappacosta, che a pochi passi dalla porta non trova la giusta coordinazione e calcia alto. E’ il preludio al gol dell’1-0, che arriva al 40’ grazie all’ennesima intuizione di Insigne: passaggio filtrante per Immobile e assist dell’attaccante della Lazio per Chiellini, che, solo davanti al portiere, realizza il suo ottavo centro in Nazionale. E due minuti dopo è sempre il difensore juventino a salvare su Nestorovski, pronto a calciare in porta.

Il secondo tempo

La ripresa inizia con Rugani al posto dell’acciaccato Barzagli. Le emozioni scarseggiano, con il pallone che staziona nella zona centrale del campo e la Macedonia che alza il pressing e va alla ricerca del pareggio, inserendo al 64’ il palermitano Trajkovski al posto di Hasani. Ventura risponde mandando in campo Bernardeschi per Verdi e alla mezzora lancia anche il 13° esordiente della sua era, Bryan Cristante, al posto di Gagliardini. Come una doccia gelata al 32’ arriva però il pareggio della Macedonia firmato dal neo entrato Trajkovski, che su invito di Pandev batte con un violento diagonale destro Buffon. L’Italia si getta in avanti alla ricerca del 2-1, ma il forcing finale non dà frutti e così, in attesa dei risultati delle partite degli altri gironi, lunedì sera a Scutari con l’Albania potrebbe servire un ultimo sforzo per avere la certezza di volare al play off Mondiale.

Ventura: “Ripresa deludente”

“Il nostro è stato un secondo tempo deludente – ammette il Ct al fischio finale – abbiamo perso il filo conduttore che nel primo tempo c’era stato. Ha inciso molto la mancanza di condizione, che ci ha portato a non avere lucidità, visto che non siamo riusciti a proporre più niente. E poi abbiamo preso il gol nell’unico tiro in porta subito”. Ammette i fischi del pubblico, e afferma: “I fischi, vista la ripresa, sono meritati, anche se a mio avviso l’Italia non dovrebbe mai essere fischiata per principio. Noi dovremmo aiutare il pubblico ad applaudirci, ma anche il pubblico può aiutare noi. Ci aspetta una partita in Albania, poi se andremo agli spareggi ce la giocheremo. Nel frattempo spero che i 4-5 assenti di oggi ci siano e che qualcuno giochi un po’ di più nel suo club”.

Buffon: “Serve una svolta”

“Non è stata una prestazione entusiasmante, penso che la sconfitta con la Spagna abbia un po’ minato le nostre certezze, ci stiamo ancora portando dietro le scorie di quella partita. Pensavamo forse di essere ad un livello superiore a quello a cui siamo – afferma il portiere azzurro al termine del match -, anche se avessimo vinto 1-0 non sarebbe cambiato niente e il pareggio ha solo acuito una situazione dalla quale dobbiamo venire fuori in fretta, con orgoglio, determinazione e senso di responsabilità. In questo momento c’è bisogno di una svolta psicologica da parte nostra”.