Cutrone affonda l'Inter: il Milan è in semifinale

Non passerà certamente alla storia come uno dei migliori derby della Madonnina. Di sicuro, però, dalla stracittadina di Coppa Italia fra Inter e Milan si possono trarre un paio di conclusioni: da una parte la crisi di gioco e di reti dei nerazzurri, lontanissimi parenti del collettivo ammirato fino a un mese fa ed evidentemente a corto di idee offensive; dall'altra, l'altrettanto evidente gap tecnico che ancora separa i rossoneri dalle squadre di testa del campionato sopperito, in questa occasione, dalla maggiore voglia di far sua la partita. E allora, in una serata che è l'ombra sbiadita dei grandi derby del passato, arriva la zampata di uno che, probabilmente, sarà destinato a dire la propria in molti dei confronti meneghini che verranno: Patrick Cutrone, il gioiellino in erba che, dal nulla, realizza il gol che vale a Gattuso la seminifinale di coppa contro la Lazio.

Motivazioni

Nel confronto di Tim Cup, Milan e Inter non si giocano solo l'accesso al turno successivo: entrambe, infatti, sono arrivate alla stracittadina con la necessità di dare tutto non solo per onorare quello che è comunque un derby, ma per dare un segnale forte in vista della seconda parte di stagione. Spalletti, dopo la non brillantissima figura fatta con il Pordenone, sceglie di affrontare i cugini schierando praticamente la formazione titolare, a eccezione di Cancelo (che titolare quasi lo è) sulla corsia di destra e di Ranocchia al centro della difesa. Gattuso, reduce da due dolorisissimi k.o. in campionato, rimediati con Verona e Atalanta, conferma la fiducia a Kalinic in avanti, affidandosi tuttavia quasi esclusivamente all'asse verticale Kessié-Suso, un tandem che pare funzionare. La vera sorpresa, però, è in porta: Storari si fa male durante il riscaldamento e fra i pali ci va Donnarumma, quello grande, Antonio.

La partita

Detto delle motivazioni, la partita in sé riserva più agonismo che fluidità di gioco e occasioni nitide. L'episodio che rompe il ghiaccio arriva al 24' quando, sugli sviluppi di un corner, Donnarumma grande mette nella sua porta un tiro cross di Perisic: lo disturba Ranocchia, che il var pizzica in fuorigioco. Pericolo scampato, dunque, e rinvio dal fondo per il terzo portiere rossonero che, da lì in poi, si scrolla di dosso i timori iniziali e prende bene il comando della difesa. Dall'altra parte, Handanovic si oppone a un destro ravvicinato di Suso. L'occasione clamorosa capita nella ripresa sui piedi di Joao Mario che, sfruttando male un assist di testa di Icardi, grazia Donnarumma calciandogli di fatto addosso da pochi passi. Un errore che, assieme a una prestazione (ancora) decisamente sottotono, costa la sostituzione al portoghese. Prima dei supplementari c'è tempo per una traversa di Suso (tiro deviato da Skriniar) e per un colpo di testa sprecato da Bonaventura. Il preludio a una mezz'ora, quella dell'extratime, che sarà quasi esclusivo appannaggio dei rossoneri. Gli ingressi di Cutrone e Calabria danno vivacità e, a lungo andare, anche il match point: Suso scodella col mancino, Patrick sbuca fra Skriniar e Cancelo e fa secco Handanovic con una zampata di sinistro. Il minuto è il 104, il gol stagionale è il numero 9: Cutrone è il capocannoniere del Milan, la vera nota lieta in una prima parte di stagione più che travagliata.