Chelsea campione d’Inghilterra, Antonio Conte trionfa in Premier League

Il Chelsea è campione d’Inghilterra per la sesta volta nella sua storia. A guidare la squadra londinese, il ct Antonio Conte, che nell’albo d’oro dei tecnici vincitori della Premier League succede a Claudio Ranieri che solo l’anno scorso trionfò con il Leicester. La certezza matematica dello scudetto arriva con la vittoria, per 1 a 0 contro il West Bromwich, grazie ad un gol di Batshuayi entrato al posto di Hazard al 39′ della ripresa. Con il successo in trasferta di questa sera, il Chelsea ha raggiunto quota 87 punti in classifica, e quindi non può più essere raggiunto o superato dal Tottenham, secondo, che di punti ne ha 77 e deve giocare ancora tre partite.

Gli italiani vincitori della Premier League

Prima di Conte e Ranieri, altri due allenatori italiani avevano vinto la Premier League: Carlo Ancelotti con il Chelsea e Roberto Mancini con il Manchester City. Ma Conte ha saputo costruire un gruppo di stagno, unito tra titolari e “panchinari”. L’arma in più di questo Chelsea, sulla carta meno forte di altre avversarie, ma più squadra, con un’identità più definita. Personalità e voglia di riscatto. Posseduta da quel “fighting spirit” tipicamente inglese ma anche così ‘contiano’. Una caratteristica che ha consentito che una stagione già positiva si trasformasse in epica. E’ una vittoria ancor più importante perché giunta dopo il decimo posto dell’anno scorso, il punto più basso nella storia recente dei Blues. Da lì Conte è ripartito. Superati gli impatti iniziali, scongiurato quello che a fine settembre pareva un inevitabile esonero, la cavalcata successiva è stata semplicemente irresistibile.

Il futuro inglese di Antonio Conte

Ecco perché ora Abramovich è disposto a tutto pur di trattenere l’artefice del sesto titolo nazionale dei Blues. Ha intenzione di accontentare le sue richieste, pur di trattenerlo a Londra, e respingere così le interferenze dell’Inter. Finora Conte ha preferito traccheggiare in attesa della proposta ufficiale dei Blues. Ma la sua intenzione di restare allo Stamford Bridge e giocarsi da protagonista la Champions League è scontata. Pretende solo di rivedere termini e condizioni, per poi lasciare che l’Inter trovi altrove la sua nuova guida tecnica. Che non sarà certamente Diego Simeone, dopo le dichiarazioni di ieri, la sua promessa di rimanere sulla panchina dell’Atletico Madrid.