Capolavoro Mercedes a Baku, Bottas nuovo leader

Subito un paio di riflessioni per il Gp di Baku, stravinto e stradominato dalle Mercedes: da un lato, una gara che ha confermato l'ancora enorme divario tra i tedeschi e la Ferrari; dall'altro, che Valtteri Bottas non è solo il compagno di squadra di Hamilton, ma un pilota che per il titolo potrà certamente dire la sua. A vincere in Azerbaigian è proprio il finlandese, al termine di un Gp che lo ha visto partire in pole e mattatore assoluto, portando la Mercedes a firmare la quarta doppietta di fila nel Mondiale, record assoluto in questo sport. Per Bottas si tratta del secondo successo su quattro gare, segno evidente di un pilota che è ormai maturato definitivamente e che ha dimostrato in modo “ufficiale”, se mai ce ne fosse bisogno, che quest'anno in lizza c'è anche lui. Anzi, soprattutto lui, un po' come fu per Rosberg, visto che le Ferrari anche oggi non danno grandi segnali, chiudendo rispettivamente al 3° (Vettel) e 5° (Leclerc) posto un weekend piuttosto anonimo.

La gara

A conti fatti, dopo quella di Bottas la prestazione migliore è quella del ferrarista monegasco, partito in fondo per un errore in qualifica e bravissimo a rientrare nel giro delle prime posizioni dopo una prima parte di gara ad altissimi livelli. Leclerc ha pagato l'andamento tranquillo del Gp, che non ha regalato emozioni rilevanti né episodi che, in qualche modo, avrebbero potuto portarlo maggiormente a ridosso della testa della corsa. In prima posizione si è ritrovato provissoriamente dopo le soste delle Mercedes e di Vettel, fermandosi poi per montare le gomme morbide (valide per il giro più veloce) senza più riuscire a sopravanzare Verstappen, con l'olandese che anzi arriva a mettere Vettel nel mirino nel finale di gara, mentre davanti Bottas staccava definitivamente il compagno di squadra. Non che Hamilton abbia mai insidiato più di tanto la leadership del finlandese ma, quando ci ha provato, è rimasto vittima di una sbavatura. Doveva andare così: Bottas si prende vittoria e testa della classifica (a +1 su Hamilton) ma, soprattutto, la rivincita per quanto successe l'anno scorso, quando una foratura gli tolse la vittoria a beneficio del compagno di squadra.