Calciomercato chiuso: le venti di A in venti colpi

Qualcuno si è mosso prima, altri hanno aspettato il gong per piazzare il grande colpo, altri ancora hanno scaglionato gli acquisti durante i tre mesi estivi, assemblando man mano una squadra all'altezza del campionato venturo. Dalle ore 22 del 2 settembre, a campionato iniziato da un paio di giornate, a tutto questo è stato messo un punto: niente più acquisti (svincolati a parte) né cessioni per le 20 di Serie A, ognuna delle quali ha ragionato secondo logiche di mercato utili a soddisfare le rispettive esigenze, tra ambizioni scudetto, competitività agonistica o, semplicemente, obiettivi salvezza. Tanti acquisti per sistemare i vari tasselli, rinforzare i reparti, allungare le panchine o rimpiazzare titolari, tanto che elencarli tutti potrebbe risultare quantomeno una cosa lunga. Più semplice, forse, indicare l'acquisto degli acquisti, un nome non necessariamente top ma che, per una ragione o per un'altra, è quello più intrigante.

ATALANTA – Luis Muriel

Uno dei primi colpi dell'estate ma senz'altro uno dei più azzeccati per una squadra ambiziosa, che per la prima volta gioca la Champions e che ha tutte le intenzioni di restare ai vertici della Serie A. Il colombiano porta all'attacco nerazzurro, già composto da gente come Ilicic, Zapata e Gomez, la giusta dose di talento e imprevedibilità.

BOLOGNA – Takehiro Tomiyasu

A eccezione dei primissimi a calcare i campi della Serie A, solitamente i giocatori del Sol Levante non hanno mai completamente deluso in Italia. Il giovanissimo difensore giapponese, che ha già incassato la fiducia di Mihajlovic dopo due partite, sembra rispettare il trend. Di sicuro è una scommessa, soprattutto perché il primo giapponese, dopo Nagatomo, a essere ingaggiato per il reparto arretrato.

BRESCIA – Mario Balotelli

Le Rondinelle, al ritorno in A dopo nove anni, hanno operato un mercato intelligente, puntando sull'esperienza per centrare l'obiettivo salvezza. Da qui gli acquisti di gente di sicuro affidamento come Matri e Romulo, oltre che la conferma di giovani di qualità come Tonali e Ndoj. Il colpo vero, però, è la chance di rilancio data a Mario Balotelli, uno che di talento ne ha da vendere e di esperienza pure. Starà a lui far vedere che il Brescia ha fatto bene a puntarci sopra.

CAGLIARI – Radja Nainggolan

Aver salutato Barella sembra non essere stato proprio un cattivo affare per i sardi che, con il cospicuo introito ottenuto dalla cessione del centrocampista hanno sistemato il proprio scacchiere con acquisti come Rog, Olsen e Luca Pellegrini. Un colpaccio anche aver riportato in Sardegna il Ninja, autore di una stagione controversa all'Inter e assetato di riscatto, per dimostrare, trascinando il centrocampo rossoblu, che a Milano hanno sbagliato tutto sul suo conto.

FIORENTINA – Franck Ribery

Ok, la mossa geniale del neo-patron Commisso è aver trattenuto Chiesa ma anche aver affiancato al gioiellino della Nazionale gente di estro e rendimento come Boateng e soprattutto Franck Ribery. Il francese, arrivato a zero, è uno dei colpi dell'estate, perché è uno che nemmeno a trentasei anni rallenta il passo e, nondimeno, perché l'impegno professionale non lo ha fatto mancare mai. Della classe non è nemmeno il caso di parlarne.

GENOA – Lasse Schone

Acquisto inaspettato quello del danese, faro dell'Ajax semifinalista di Champions e giocatore dalla classe indiscussa, uno dei migliori registi della scorsa edizione del massimo torneo continentale. Il Genoa lo piazza al centro della sua linea mediana, col compito di dettare i tempi a una squadra che ha tutte le intenzioni di far meglio dello scorso anno, affidandosi a giocatori di esperienza nel reparto arretrato e a giovani di avvenire come Pinamonti e Kouamé in quello avanzato.

INTER – Romelu Lukaku

Per tira e molla, ansia e rischio, l'acquisto top sarebbe quello di Nicolò Barella. Il centravanti belga però, arrivato nell'entusiasmo generale, avrà il difficilissimo compito di sostituire Mauro Icardi. Le premesse non sono male: ne ha preso la “9” quando el Nino del Partido era ancora in rosa, ha già segnato al Meazza e porta in dote tanto entusiasmo. Di Maurito, però, eredita il peso di oltre cento reti messe a segno in A, con ben due titoli di capocannoniere all'attivo. Mica roba da niente per uno che, nonostante i gol realizzati, a Manchester hanno salutato senza troppi rimpianti.

JUVENTUS – Adrien Rabiot

Sì, De Ligt sarebbe il nome più semplice. Dal francese ex Psg, però, ci si aspetta tanto, perlomeno per capire se potrà davvero essere un calciatore da Juve. Grandissimo talento, un po' di discontinuità e un carattere non semplicissimo: il mix giusto per stimolare ogni tecnico vincente perché, se indirizzato in modo corretto, Rabiot può davvero essere il colpo dell'anno. Alla Juve, però, quel qualcosa devi dimostrarlo presto.

LAZIO – Manuel Lazzari

Solito mercato oculato quello dei biancocelesti, con Lotito che riesce a bissare l'impresa di trattenere a Roma Milinkovic-Savic e di mantenere invariato un tridente offensivo di affidamento composto da Immobile, Correa e Luis Alberto. Buono anche l'investimento intelligente fatto con l'ex Spal, esterno di quantità e sagacia tattica, in orbita Nazionale e dal rendimento costante.

LECCE – Giannelli Imbula

A Lapadula il compito di lanciare l'attacco, a Giannelli Imbula quello di guidare il centrocampo. Una grande chance per il franco-congolese che, a 27 anni, ha il dovere di dimostrare che quegli sprazzi di talento mostrati finora tra Marsiglia, Porto e Stoke City sono solo una parte del suo repertorio.

MILAN – Ismael Bennacer

Una sessione di mercato senza botti per il nuovo Milan di Giampaolo, che sceglie di confermare il grosso dell'organico piazzando qualche colpo in prospettiva futura (Leao, Duarte, Hernandez) e operando un paio di innesti pronti da subito come Rebic e, soprattutto, l'ex Empoli Bennacer, al quale il tecnico ex Samp ha affidato le chiavi di un reparto come il centrocampo che, per intenderci, in tempi recenti ha visto in cabina di regia gente come Pirlo, Montolivo e Lucas Biglia. Può far bene ma il peso delle aspettative non è certo poco.

NAPOLI – Kostas Manolas

Nell'attento mercato degli Azzurri è il greco il colpo migliore, perché rinforza una difesa già rocciosa e perché porta in dote tanta esperienza in Serie A, oltre alla giusta dose di fisico e velocità, ideale per sostituire Albiol e far coppia con Koulibaly. A proposito di reparto arretrato, occhio anche a Di Lorenzo, uno che non ci ha messo molto a prendere possesso della fascia che è stata di Hysaj.

PARMA – Matteo Darmian

Grandi attese per l'innesto di Karamoh al fianco di Inglese e Gervinho ma aver portato a Parma il terzino ex United  nell'anno che porta all'Europeo potrebbe essere il colpo della svolta.  Dopo tre anni e mezzo a Manchester, l'ex Toro torna in Italia con grandissime prospettive e tanta voglia di far bene, andando a completare la difesa dei Ducali con una buona dose di esperienza.

ROMA – Pau Lopez

Tanti acquisti per i giallorossi in rifondazione, dal giovane Mancini all'usato sicuro Veretout, Mkhitaryan e Diawara. Il giovane portiere spagnolo, però, avrà l'incombenza di far smettere ai tifosi romanisti di rimpiangere Alisson (e anche Szczesny) e far archiviare definitivamente la parentesi sfortunata di Olsen. E anche Lopez, dopo anni di Betis e la conquista della Nazionale, avrà il compito di dimostrare che le aspettative riposte in lui sono fondate.

SAMPDORIA – Emiliano Rigoni

L'argentino è uno che in Italia è già stato senza lasciare grosse tracce. E se lui è il colpo, questo la dice lunga sul mercato della Samp di Di Francesco, partita malissimo in campionato (sette gol subiti in due partite da Lazio e Sassuolo) e alla ricerca della propria identità. Buoni gli innesti di Depaoli e Murillo ma è dall'ex Atalanta che ci si aspetta il rilancio definitivo e un apporto fondamentale di fantasia in un attacco tutto concretezza come quello composto da Quagliarella e Gabbiadini.

SASSUOLO – Hamed Traoré

Acquisto interessante quello dei neroverdi, che compongono un organico di affidamento concedendo fiducia all'ex Empoli, conteso dalle grandi e finito alla Juve, che lo ha mandato in Emilia per fare esperienza. Innesto di qualità e quantità l'ivoriano che, in due partite, ha già confermato le sue interessanti doti nelle due fasi, trovando anche la via del gol. L'uomo giusto per una squadra ambiziosa come gli emiliani.

SPAL – Federico Di Francesco

L'esterno ex Sassuolo torna a vestire una casacca biancazzurra (dopo quella del Pescara) per rilanciarsi dopo un'annata in chiaroscuro. A lui (e a D'Alessandro) il compito di sostituire un pezzo da novanta come Manuel Lazzari, in una sessione di mercato che, vista anche la cessione di Antenucci, non ha regalato agli estensi grossi motivi di soddisfazione.

TORINO – Simone Verdi

Acquisto last-minute quello dell'esterno ex Napoli, che accende un mercato praticamente immobile fino all'ultima giornata come quello dei granata, per i quali i colpi migliori erano stati fin lì i ritorni alla base di Bonifazi e Lyanco. Un inserimento di sicura utilità e con tanta voglia di riscatto dopo aver trascorso una stagione pressoché ai margini con Ancelotti.

UDINESE – Rodrigo Becao

Detto che il miglior colpo dei friulani è l'aver trattenuto Rodrigo De Paul, conferma importante in ottica salvezza, il centrale brasiliano sembra essere un nome interessante per il dopo-Danilo. Già a segno contro il Milan, l'ex Bahia ha fatto intravedere qualche qualità e potrebbe essere una pedina interessante nello scacchiere di Igor Tudor. Starà a lui confermare i sentori positivi.

VERONA – Sofyan Amrabat

Fratello minore di Nordin e, come lui, centrocampista di grande talento, il giovane marocchino potrebbe essere la rivelazione del mercato scaligero. Ex Utrecht e Bruges, con qualche presenza in Nazionale, il trequartista arriva a Verona con l'intenzione di prendersi la scena un po' come fece Iturbe a suo tempo, con la speranza di fornire più conferme che belle speranze.