BENITEZ LASCIA IL NAPOLI: “IL MIO CICLO QUI E’ FINITO”

E’ apparso quasi amareggiato, Benitez annunciando il suo addio al Napoli in una conferenza stampa congiunta con il presidente Aurelio De Laurentiis, tenuta a Castel Volturno: “Questa conferenza stampa – ha esordito infatti il tecnico spagnolo – è stata convocata per dirvi addio. Il mio ciclo qui è finito, voglio salutare tutti i tifosi e lasciare questo club con una vittoria decisiva con la Lazio e con i tre punti che possano regalare a tutti i tifosi la Champions League. E’ sempre triste lasciare un posto dove ti trattano molto bene, sono sempre stato coinvolto dai tifosi e della città. Come ha detto il presidente De Laurenttis erano due anni che ero lontano dalla mia famiglia, ho provato a convincere mia moglie, ma non era facile e per questo ho deciso di lasciare e di cercare di finire bene la stagione. Il ciclo è finito e De Laurentiis giustamente si doveva guardare intorno”. Benitez, come preannunciato, poi non ha risposto a domande sul suo futuro, che dovrebbe essere a Madrid con il Real.

“Quando presi Benitez nel maggio del 2013 – è intervenuto il presidente – fui molto colpito ed affascinato dal suo aspetto internazionale. Due anni fa feci un contratto di un anno più un’opzione di un altro anno. L’anno scorso rinnovò per un altro anno, ma già sapevo che a fine stagione ci avrebbe lasciato, la famiglia lo reclama in altre sedi. Così come con Mazzarri io mi sono mosso in anticipo per trovare un nuovo allenatore. Uno che sposerà la mia visione”. De Laurentiis poi ha ufficializzato anche l’addio del direttore sportivo, Riccardo Bigon. “Dopo tanto tempo, voleva avvicinarsi a casa. Aveva ancora un anno di contratto, ma io non ho avuto problemi ad accontentarlo”. Per quanto riguarda il mercato il patron ha detto: “Investirò soldi miei nello stadio, non possiamo più aspettare. Presenterò il progetto in Comune nei prossimi giorni. Poi sto anche cercando un’area di 20 ettari per il settore giovanile. Costruirò sei campi regolamentari e una struttura scolastica. La cantera è il futuro, dobbiamo scovare e tutelare i nostri giovani”.