Arrivano i big match, ora si fa sul serio

Forse il neopromosso Lecce non era un test probante per la nuova Inter di Antonio Conte. E' anche vero, però, che quando squadre come i salentini tornano in A, è legittimo aspettarsi una prova d'orgoglio (vedi il Brescia) per regalarsi un bell'esordio e lanciare subito la sfida per la salvezza (viene in mente un Ascoli-Milan 1-1, sotto il diluvio del Del Duca nel 2006, o un Fiorentina-Chievo del 2001, con vittoria dei clivensi al Franchi per 2-0). Non è stato nemmeno lontanamente così nel posticipo del monday-night di San Siro e questo è indicativo sulle intenzioni dell'Inter che, con quattro reti, spegne le velleità leccesi e si regala il primo successo in quello che, numeri di mercato alla mano, la milano nerazzurra si augura essere il campionato della definitiva risalita al vertice. Quello della sfida alla Juve per intenderci, che pure ha vinto all'esordio contro il Parma offrendo però una prestazione meno convincente di quella degli uomini di Conte, apparsi già rodati in tutti i reparti. Vero, serviranno ostacoli ben più grossi per testare gli ingranaggi dello scacchiere interista che, nelle prossime giornate, potrebbe fare il pieno con Cagliari e Udinese, per poi arrivare alla prova del derby, il primo appuntamento importante del campionato.

Il primo derby

Stracittadina che è invece già alle porte nella Capitale, e alla quale Roma e Lazio arrivano con uno spirito decisamente opposto: i giallorossi, reduci dal pirotecnico pareggio casalingo con il Genoa, evidenziano ancora importanti lacune nel pacchetto arretrato, tanto che nelle ultime ore il ds Petrachi starebbe lavorando per portare già nelle prossime ore un centrale difensivo (da tempo richiesto da Fonseca) per sistemare il reparto e offrire un valido rimpiazzo al vuoto lasciato dalla partenza di Manolas. E chissà che il ds non tenti di portare addirittura due difensori a Trigoria, viste le poche certezze offerte dalla coppia Fazio-Jesus e il necessario rodaggio che occorrerà al giovane Mancini per integrarsi nel gruppo. Decisamente più in salute la Lazio di Simone Inzaghi, reduce da un esordio “genovese” dagli esiti ben diversi, visto il facile successo ottenuto a Marassi contro la Sampdoria. La sensazione è che il derby alla seconda giornata rappresenti già uno spartiacque per capire quale sarà il futuro delle romane in questa Serie A, con la Lazio che cerca conferme e la Roma la giusta motivazione per dare linfa al nuovo corso inaugurato con Fonseca.

Il big match

Particolarmente intensa la seconda giornata di campionato, visto che oltre al derby della Capitale è in cartello anche il big match dello Stadium fra Juventus e Napoli, entrambe a punteggio pieno. Una sfida che potrebbe vedere il grande ex, Maurizio Sarri, recuperare a tempo di record dalla polmonite che lo ha colpito per poter essere a bordo campo a guidare la sua nuova squadra contro chi lo ha lanciato nel grande calcio in quella che, vista la presenza sulla panchina napoletana di Carlo Ancelotti, sarà una sfida da doppi ex.