Addio a Jana Novotna, la regina del doppio

Il mondo del tennis è in lutto per la scomparsa di Jana Novotna, giocatrice ceca salita alla ribalta sul finire degli anni '90, quando conquistò il suo unico slam a livello individuale della carriera sull'erba di Wimbledon. L'ex tennista si è arresa al cancro, all'età di 49 anni, con la famiglia al suo fianco come spiegato anche nel comunicato ufficiale della Wta: “Dopo una lunga battaglia contro il cancro, Jana è morta in pace, circondata dalla famiglia nella sua nativa Repubblica Ceca”. Tennista atipica per la categoria femminile, divenne nota per la sua particolare caratteristica di gioco adottata, il cosiddetto “serve&volley”, ossia il correre a rete immediatamente dopo il servizio.

I successi nel doppio

Ed è stato su tale stile che ha costruito gli anni migliori della sua carriera, dall'argento olimpico di Seul, nel 1988, al trionfo inglese nel singolo di 10 anni dopo. In mezzo, un decennio di successi ottenuti soprattutto nella specialità del doppio, nella quale ottenne la suddetta medaglia olimpica e formò un'affiatata coppia con la connazionale Helena Sukova: assieme portarono a casa, nel biennio 1989-1990, la bellezza di quattro slam (Wimbledon, Australian Open, Roland Garros e di nuovo Wimbledon), fallendo solo la finalissima degli US Open. Per centrare il trionfo nel torneo americano dovrà aspettare il 1994, quando ottenne il successo assieme alla spagnola Sanchez Vicario, ripetendosi poi nel 1997 con Lindsay Davenport e nel 1998 con Martina Hingis. Nel frattempo, altri due open di Francia (1991 e 1998), il secondo Australian Open (1995, ancora al fianco della spagnola Vicario) e ulteriori due tornei di Wimbledon (1995 e 1998).

Il riconoscimento

Più avara di vittorie ma non di minor prestigio la sua carriera nel singolo: bronzo alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996, exploit in Inghilterra nel 1998 e altre due finali sull'erba britannica, perse contro Steffi Graf e l'elvetica Hingis. Nel 1991, una sconfitta all'ultimo atto anche agli Open d'Australia, arrivata per mano di Monica Seles. Incontri che, sommati alle sue vittorie, hanno spinto la Federazione tennistica a inserirla nell'International tennis hall of fame. Il giusto riconoscimento per una carriera di primo livello, conclusa con ben 24 titoli in bacheca, 12 nei tornei del Grande Slam fra singolo e doppio.