San Pompilio Pirrotti, l'”Apostolo dell’Abruzzo”

San Pompilio Pirrotti, sacerdote dei chierici regolari delle Scuole Pie, nato a Montecalvo Irpino il 29 settembre 1710, morto a Campi Salentina il 15 luglio 1766.

Vita

E’ ostacolato nella vocazione religiosa del padre, che lo vuole giurista come lui. E’ costretto a fuggire da casa per raggiungere Benevento e per essere accolto dagli scolopi. Scrive al padre: “Nel Vangelo è scritto che se il padre si facesse sopra la soglia della porta per impedire al figlio di fuggirsene per servire Iddio, si può senza alcun peccato calpestarlo e fuggire al servizio di Dio; lascio ciò alla vostra considerazione, domandandovi la benedizione paterna”.

Nel 1732 viene ordinato sacerdote. Insegna per vari anni in varie scuole, dimostrando oltre all’erudizione una grande santità. La sua vocazione, più che l’insegnamento, è quella della predicazione e del confessionale. Riceve il titolo di “Apostolo dell’Abruzzo”, perché specie in questa regione si impegna come apostolo itinerante, predicando il Vangelo e confessando.

Mentre è a Napoli, le false calunnie di una parte locale del clero, invidioso per la sua popolarità, convincono l’arcivescovo a revocargli la facoltà di confessare, perché è troppo generoso nel dare l’assoluzione e troppo tenero nelle penitenze.

Morte

E’ colto da malore mentre sta confessando. Viene adagiato sopra una povera panca dove si addormenta serenamente tra le braccia del Signore. “O Mamma bella! O Mamma Bella!” sono tra le sue ultime parole.

Tratto dal libro “I santi ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi