San Michea: chi era e cosa predicava

San Michea, Profeta dell’Antico Testamento VIII sec. Proviene da una benestante famiglia di proprietari terrieri della Giudea. E’ uno dei profeti minori dell’Antico Testamento. Esercita la sua attività di profeta sotto i re Jotham, Acaz ed Ezechia. Le sue profezie si riferiscono ai due regni: quello del Nord (Israele, con capitale Samaria), dove opera insieme a Osca, e quello di Giudea (con capitale Gerusalemme), dove profetizza insieme a Isaia.

Si occupa dei problemi morali e spirituali della sua gente e non di quelli politici. E’ particolarmente duro con coloro che, invece di guidare il popolo nella legge del Signore, lo corrompono moralmente. Con la sua predicazione difende i deboli e gli oppressi. Annuncia che dal popolo eletto sarebbe nato a Betlemme di Giuda il Re, promesso fin dai giorni più antichi. Denuncia con energia le ingiustizie che vengono effettuate contro i deboli e condanna con forza il decadimento morale del popolo ebraico, che dovrà rispondere di questo riprovevole comportamento davanti al Signore.

Critica aspramente i gaudenti. Nel suo libro scrive: «Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono e ciò che richiede il Signore da te: praticare la giustizia, amare la bontà, camminare umilmente con il tuo Dio» (Mi 6,8). Conclude il suo testo con la speranza nella misericordia del Signore: “Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. Conserverai a Giacobbe la fedeltà, ad Abramo il tuo amore, come hai giurato ai nostri padri fin dai tempi antichi” (Mi 7,19-20).

Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi