San Marino, Arbe (Croazia) – Monte Titano (Repubblica di San Marino), 301 circa. E’ un modesto tagliapietre che proviene dall’Isola di Arbe (Dalmazia).
Si raccolgono intorno a Marino alcuni discepoli, per i quali il Santo costruisce un oratorio dedicato a San Pietro. La località appartiene a una donna di nome Felicissima. Quando il figlio di lei, di nome Verissimo, si reca sul posto per scacciare la piccola comunità, rimane paralizzato. La donna chiede aiuto a Marino, che le risana il figlio: per riconoscenza Felicissima gli dona il territorio e abbraccia con tutta la famiglia la fede cristiana.
Sentendo vicina la morte, si fa portare sulla vetta del monte Titano, per poter scorgere in lontananza l’isola di Arbe. Si congeda da coloro che gli sono accanto, dicendo di liberarli da ogni autorità civile ed ecclesiastica e professando, dunque, una sorta di proclamazione da lui stesssa eretta. Il suo culto è confermato da Pio VI nel 1778. La sua festa liturgica è legata a quella dell’indipendenza della piccola repubblica. E’ l’unico santo che ha fondato uno Stato e che è patrono della Repubblica che porta il suo nome.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi
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