L’incredibile vita di San Narcisio, trentesimo vescovo di Gerusalemme

San Narciso di Gerusalemme, vescovo, nasce a Gerusalemme nel 96 circa e muore a Gerusalemme nel 212 circa.

Vita

E’ il trentesimo vescovo di Gerusalemme. Viene eletto quasi all’età di 100 anni: nonostante la veneranda età, guida la sua diocesi con saggezza ed equilibrio. Nel 195 presiede, insieme a Teofilo di Cesarea, un concilio cui partecipano tutti i vescovi palestinesi e in cui viene deciso, in accordo con il Pontefice San Vittore, che la festività di Pasqua debba cadere sempre di domenica.

Si racconta che in un giorno di Pasqua trasformi l’acqua in olio per le lampade della chiesa, che ne sono rimaste prive. Quando dei malvagi si sentono minacciati dalla sua severa integrità morale, pensano di screditarlo accusandolo, falsamente, di una grave colpa. Narciso, completamente innocente, preferisce lasciare Gerusalemme e ritirarsi nel deserto per fare vita solitaria. I falsi accusatori vengono colpiti da terribili castighi e qualcuno rivela la completa innocenza del vescovo.

Ritornato a Gerusalemme, Narciso viene reintegrato alla sua carica episcopale ma, a causa dell’età molto avanzata, per la prima volta nella storia dell’episcopato si fa affiancare da un vescovo ausiliario: Alessandro di Gerusalemme. Quest’ultimo da notizie del vecchissimo vescovo con queste parole: “Narciso vi saluta, ha compiuto 116 anni e vi esorta come me a mantenere la concordia”.

Tratto dal libro “I santi ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi