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Beato Francesco Pianzola, “il prete delle mondine”

Beato Francesco Pianzola. Sacerdote e fondatore delle Suore Missionarie dell’lmmacolata Regina Pacis (Pianzoline) e degli Oblati Diocesani dell’lmmacolata Sartirana Lomellina (Pavia),5/10/1881-Mortara (Pavia), 4/06/1943. Fin da piccolo rimane impressionato dalle fatiche e dai disagi dei contadini,dei braccianti agricoli e delle mondariso.

Avvenimenti

  • Entra nel seminario di Vigevano e nel 1907 è ordinato sacerdote.
  • Fonda con altri sacerdoti gli Oblati dell’Immacolata, con lo scopo delle missioni popolari e dell’educazione della gioventù.
  • Fonda nel 1919 a Mortara le Suore Missionarie dell’Immacolata Regina Pacis, con la finalità di portare l’annuncio evangelico alle lavoratrici dei campi e in fabbrica e di collaborare con i sacerdoti nell’attività parrocchiale.

Aneddoti

  • A soli 10 anni raccoglie intorno a sé i bambini delle cascine vicine per insegnare loro il catechismo.
  • È conosciuto,oltre che come “l’apostolo della Lomellina”, anche come “il prete delle mondine” perché contribuisce a dare dignità alle lavoratrici delle risaie, spesso bistrattate e sovente anche sfruttate.
  • Ama farsi chiamare “don niente”.

Spiritualità

Come predicatore itinerante diffonde il Vangelo tra i braccianti agricoli, gli operai (sottoposti a quei tempi a ritmi massacranti), le mondine e gli ultimi. La sua parola è particolarmente convincente perché nasce da un profondo e vivo contatto con la sua gente, di cui condivide le sofferenze e le difficoltà esistenziali. Ha predicato quattrocento missioni in piccole, ma soprattutto povere, parrocchie. Deve sopportare per amore del Signore molti disagi e umiliazioni.

Morte

Muore a 61 anni, sfinito dalla fatica apostolica e dal diabete. Il 2 giugno, mentre riceve il Viatico, è circondato dalle suore professe. Ogni tanto dice: «Sia fatta la volontà di Dio». Il 3 giugno il vescovo di Vigevano gli chiede di benedirlo insieme a tutto il clero della diocesi e di benedire anche le sue suore e le sue Opere; Francesco acconsente. Chiede alle suore di recitare il Vespro della Madonna. Muore alle ore 4:30. Viene sepolto nella cappella della casa madre della Congregazione da lui fondata. È beatificato nel 2008.

Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi

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