Beata Caterina Morigi da Pollanza, ecco quale era la sua spiritualità

Beata Caterina Morigi da Pollanza, Religiosa agostiniana Pallanza (Novara), 1437 ca. – Pallanza, 6/04/1478. A 14 anni rimane orfana: entrambi i genitori muoiono durante un’epidemia di peste.

Avvenimenti

• A 15 anni abbraccia la fede, dopo aver ascoltato una predica sulla passione di Gesù del beato Alberto da Sarteano, francescano del convento di Sant’Angelo di Milano.

• Decide di consacrarsi al Signore. Si trasferisce nelle grotte del Sacro Monte di Varese, zona selvaggia e solitaria spesso abitata da eremiti (dove la tradizione afferma che sant’Ambrogio abbia costruito una cappella in onore della Madonna).

Si uniscono a lei cinque discepole: insieme formano una comunità e seguono la Regola agostiniana. Caterina è nominata badessa: il convento è dedicato alla Madonna della Montagna.

Spiritualità

Conduce una vita di preghiera continua e di austere penitenze. Accoglie o loro che hanno bisogno dei suoi consigli e delle sue preghiere.

Doni mistici e soprannaturali

Ha il dono della profezia.

Morte

Mantiene la carica di badessa fino alla santa morte, che avviene dopo aver raccomandato alle sue consorelle la carità reciproca e il santo timore di Dio. Le succede Benedetta da Biumo, colei che ne scrive la biografia. Le sue reliquie sono venerate in un oratorio del vicino santuario mariano. Nel 1769 Clemente XIV ne conferma il culto.

Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi