L’uccisione del figlio 11enne. Una dimostrazione di odio contro la compagna

La lettera di una nonna preoccupata per il futuro delle sue nipoti, in un mondo in cui l'odio per la donna si può esprimere con l'infaticidio

“Spett.le Direzione, ho letto l’articolo che parla di un uomo che uccide il figlio di 11 anni e poi si uccide lasciando un biglietto di una crudeltà infinita, alla compagna.
Allora chiedo a voi, ma è possibile che non si possa arginare e prevenire la crudeltà di tanti uomini di cui leggiamo ogni giorno le storie di uccisioni verso la donna e magari anche dei loro figli?
Secondo me questa è una deriva assai pericolosa che ancora mi fa pensare all’odio atavico verso la donna, intesa come possesso e non considerata come persona.
Scusatemi, ma mi preoccupa molto e non vedo ancora una vera presa di coscienza collettiva in questa direzione, mi sbaglio? Spero che si voglia fare di più.
Ho tre nipoti femmine e mi preoccupa che anch’esse finiscano nelle mani di uomini violenti, pronti a vendicarsi se vengono rifiutati. Dal canto mio, come nonna, posso solo pregare.
Pace e bene!”

Maurizia V.