13 settembre: Torino ricorda il Maestro Bosso, il podio resterà vuoto

All’Auditorium Rai suonerà l’orchestra che ha lavorato con lui, in ricordo della sua arte e della sua umanità. La segnalazione di un lettore

ezio bosso
“Il prossimo 13 settembre la città di Torino dedicherà un concerto in ricordo del grande Maestro Ezio Bosso. E vorrei che fossero in tanti a celebrarlo”, scrive Andrea C. a Interris.it , mentre siamo a ridosso dell’evento intitolato PlayforEzio, promosso dall’associazione Apertis Verbis. In accordo con la famiglia e i musicisti che hanno lavorato con lui e che vogliono portare avanti la sua eredità musicale e umana. La sua orchestra sarà sul palco a suonare ma il podio resterà vuoto, come se lui fosse lì.
L’evento pubblico è in programma all’Auditorium Rai dove l’orchestra suonerà anche “Metamorphosen” di Strauss, ultimo sogno non realizzato dal Maestro. Bosso era nato a Torino nel 1971, ha imparato a leggere e a suonare prima di compiere quattro anni. A 14 suonava il basso in una band. Specializzatosi nella musica classica ha suonato nell’Orchestra da Camera di Vienna e nella “Chamber Orchestra of Europe”. Diventato compositore e direttore d’orchestra, ha condotto la Musikakademie e la London Symphony Orchestra.  Ha composto colonne sonore cinematografiche, tra le altre, per il film “Io non ho paura” di Gabriele Salvatores. Il suo album The 12th Room, piano solo, è uscito per la Sony Music nel 2017.
Dal 1 ottobre 2017 al 14 giugno 2018 è stato direttore del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Nel 2011 Bosso si sottopone a un delicato intervento al cervello. A seguito di questo intervento scopre di essere malato. Colpito da un morbo simile alla sclerosi laterale amiotrofica neurodegenerativa, il Maestro non si perde mai d’animo, dando esempio di una forza interiore e di un amore per la vita incredibile. E’ rimasto al servizio della musica fino alla fine, sempre modesto, sempre se stesso. Al Festival di Sanremo del 2016 riceve una standing ovation non solo per la performance musicale, ma anche per il suo discorso commovente: “Ricordatevi sempre, la musica come la vita si può fare solo in un modo, insieme”. Un grande uomo e un grande esempio di umanità, che Interris.it vuole ricordare insieme a tutti i suoi sostenitori e al lettore.
Andrea C.