Perché si promuove la morte invece delle nascite?

Gentile redazione,

seguo In Terris da circa un anno e lo considero un giornale molto positivo. Non vedo quel solito gossip morboso né tutte quelle manfrine della politica. Mi sembrate un po’ diversi dagli altri e così ho pensato di scrivere per collegarmi a ciò che diceva quel lettore di cui avete pubblicato il suo pensiero sulla libertà di opinione.

Sono perfettamente d’accordo sull’importanza di tutelare questa libertà che ci siamo guadagnati con il sangue dopo i vari regimi che anche l’Italia ha dovuto subire dal fascismo al comunismo. Questa libertà di espressione oggi la vediamo minacciata da tanti estremisti che vogliono omologare con il pensiero unico la vita di un popolo che invece grazie alla sua diversità ha dato vita a tanta ricchezza, nell’arte, nella letteratura, nelle scoperte scientifiche…

Un Paese che arriva a sterminare i più deboli dei deboli e cioè quei piccoli che sono nel grembo materno è aberrante. Da queste iniziative, come l’aborto fai da te, emerge come questa povera Italia ha smarrito del tutto il senso del valore assoluto della vita. In un paese dove c’è il calo demografico si promuove la morte invece delle nascite?

Vorrei che In Terris faccia sentire la sua voce autorevole contro questo orrore e che stimoli anche la Chiesa Cattolica a fare molto di più perché l’ho sentita troppo poco. Ma è possibile che certe logiche politiche devono gestire o imbavagliare anche madre Chiesa? Spero proprio di sbagliarmi. Se non è così dimostratelo.

Mauro R.