Il dono della democrazia che arricchisce chi lo fa

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Caro don Aldo,

ho visto che il suo giornale on line ha dedicato molto spazio e molti contributi all’insediamento di Joe Biden. E devo dire che tutti i contributi hanno opportunamente messo in evidenza che con la nuova presidenza si cambierà pagina. Donald Trump è stato un personaggio discusso e divisivo. Biden probabilmente riporterà pace e serenità agli americani e nel mondo intero.

La sua è certamente una “leadership tranquilla”, un esempio di pacatezza e di pacificazione che come scrive Antonino Giannone forse servirebbe anche all’Europa. Ma è l’editoriale di Edoardo Barbarossa ad avermi dato in sintesi le due parole chiave di questa nuova stagione americana: unità ed umanità sono certamente il binomio di una superpotenza inclusiva, solidale, capace di presentarsi al mondo come esempio di libertà e di democrazia. Oltre agli eccessi che tutti hanno condannato, Trump ha a mio avviso commesso un clamoroso errore: una vera superpotenza, che si colloca agli occhi del mondo come un faro di libertà e di democrazia, non può tenere questo patrimonio tutto per sé, non può essere cioè “escludente” nei confronti degli altri.

Mi viene in mente un’immagine che usava spesso una mia suora del catechismo: un sorriso è un dono che arricchisce chi lo riceve ed anche chi lo dà. La stessa cosa è la democrazia: non è un valore da tenere sotto chiave, ma un patrimonio prezioso da condividere. Se Biden farà questo arricchirà il mondo ed arricchirà anche l’America. Buon lavoro e complimenti a lei ed a tutta la redazione di interris.

Romina R.