Diabete, serve investire di più nella ricerca

Gentile direttore,

sono una vostra lettrice e soffro di diabete. Ho molto apprezzato il fatto che abbiate voluto dare spazio all’articolo “L’insulina compie 100 anni: un premio per celebrare la scoperta” della giornalista Mariangela Musolino.

Troppo poco si parla del diabete, una malattia che condiziona e cambia la vita di chi ne soffre. Fortunatamente, nel 1921 hanno scoperto l’ormone dell’insulina: iniettandolo e con degli accorgimenti dello stile di vita, la malattia è gestibile, ma resta sempre.

Per chi non ne soffre è difficile comprendere gli stati d’animo di chi ne è affetto: si conduce una vita abbastanza normale, non ci sono limitazioni di attività fisiche, le donne possono tranquillamente avere figli… ma si vive sempre con una sorta di ansia che non ti abbandona mai. La paura che la glicemia scenda improvvisamente, oppure che salga velocemente… Situazioni con le quali spesso non si riesce a fare i conti… eppure si va avanti.

Si dovrebbe parlare di più del diabete, delle possibili patologie collegate, delle varie tecnologie che ci sono a disposizione per poter monitorare continuamente l’andamento glicemico. Servirebbero più fondi per incrementare i fondi per la ricerca e far sì che il diabetico possa avere degli strumenti sempre più all’avanguardia per poter condurre una vita sempre più vicina alla normalità.