Cosa lasciamo ai nostri posteri?

L’epoca in cui viviamo non è certo migliore delle più buie pagine di cui la storia umana abbonda, anzi oso pensare che l’attitudine alla dissacrazione del corpo e della mente sia oggi ai massimi storici livelli ed indichi, inequivocabilmente, che siamo ormai arrivati ad un punto cruciale, forse al capolinea.

Riusciremo a destarci dal torpore velenoso dei diritti ad ogni costo? Riusciremo a rispolverare i doveri spesso collegati alle relazioni con i fragili? A parole si dice di voler tutelare i deboli, ma le iniziative legislative tradiscono che in verità lo si vuole eliminare…
Aborto, eutanasia, altro che protezione…

Siamo frastornati da serpenti incantatori che ogni giorno ci stringono un po’ tra le spire, ma poiché osannano la nostra intelligenza e ci lusingano, rischiamo di restarne soffocati. Il metro di ogni cosa sono i desideri volubili e passeggeri da soddisfare ad ogni costo…

Peccato perché la spiritualità, la regola e la ricerca di Dio hanno suscitato capolavori musicali pittorici poetici e architettonici che ancor oggi ci emozionano ed elevano….Cosa lasciamo ai nostri posteri? Arcobaleni posticci, tatuaggi seriali e degradate periferie da cui far trasparire l’orrore della solitudine e della morte priva di speranza.

Agostina A. (Verona)