“Non solo cemento e viabilità, vorrei più vicinanza ai lavoratori” lettera in risposta all’appello di Mons. Massara

lavoro
Gentile direttore,
scrivo perché sono rimasta meravigliata, da marchigiana e mezza Fabrianese, di un certo silenzio sull’appello del vescovo Mons. Massara in merito alla crisi del lavoro. Ho letto nella stampa locale qualche timido trafiletto per poi vedere da almeno due giorni pagine di interviste su delle strade abbandonate da decenni.
Certo che parlare del cemento e della viabilità è importante ma non sentire una parola di sostegno per i lavoratori e di appoggio alle parole del vescovo mi ha lasciata basita. Io non frequento molto la Chiesa ma quando la si vede scendere in campo per soccorrere noi italiani sempre meno considerati, questo lo apprezzo.
E i politici dove sono? E coloro che dicono di amare la propria terra perché tacciono? Gli amministratori locali ? I parroci e i rappresentanti dei vari movimenti religiosi?
Suppongo che la triste verità di questo entroterra è che sia realmente stata dimenticata da ormai diversi anni e che andrà sempre più verso il suo declino.
La gente ha anche timore di parlare per non perdere quel poco che gli resta per sopravvivere considerando il malessere ma anche i veleni di chi ancora vuole difendere le proprie roccaforti. Questo vescovo che non conosco di persona però mi è piaciuto perché è andato dritto al punto: salvare il lavoro perché dietro ci sono operai, ci sono le famiglie. Vorrei vedere i sindaci e tutti gli amministratori locali più impegnati a risolvere questo degrado. E poi, quanto silenzio generale cosi imbarazzante.
Ma dove viviamo? Perché c’è questa modalità e mentalità cosi omissiva e intimorita? Tutto ciò mi ricorda fenomeni di altri territori, e forse con la globalizzazione qualcuno avrà acquisito una mentalità così retrograda!?
Eppure conosco così tanta brava gente in questo territorio che ha tanta voglia di far rinascere questa zona meravigliosa e che aveva la fama di essere una delle cittadine più laboriose d’Italia. I ragazzi dopo le scuole scappano e non ritornano. La popolazione è sempre più avanti con l’età e poi non si vedono iniziative attrattive che portino turisti. Spero che finito questo periodo così buio del coronavirus si ritorni a vedere la luce in tutto il tessuto sociale.
Sandra M.