A proposito dell'Impotenza di Dio

Pubblichiamo il commento di un lettore riguardo all'articolo “L'impotenza di Dio. Esortazione alla fede“. 

“Buon giorno Direttore. Molto interessante l'articolo del 7 Ottobre. Le propongo alcune considerazioni che rinforzano l’esortazione a risvegliare l’entusiasmo della proposta Cristiana, supportate dalla Ragione e dalla scienza.

Mi ha molto interessato in questi ultimi anni (ne ho 77), a seguito di una molto soddisfacente vita professionale, la cosiddetta scienza della complessità. L'intero Universo viene visto come un incredibilmente elegante sistema di sistemi, articolato in un enorme numero di livelli, nel quale la coscienza umana rappresenta (almeno in base alle attuali conoscenze scientifiche) la punta di diamante proprio dal punto di vista della complessità. Il nostro cervello è in grado di assumere un numero enorme (soprattutto  se come sembra sempre più certo fenomeni quantistici intervengono nei processi neuronali) di configurazioni coerenti. Il nostro cervello è la cosa 'più grande' che esiste nell’universo. Potrebbero esistere altri esseri viventi nel nostro universo, con una complessità operativa anche maggior della nostra.

In questa luce la complessità ci dice che l’Uomo è fondamentale per l’universo, e non è un semplice  grumo di materia su un pianetucolo di un sistema solare mediocre, come il Modernismo e lo Scientismo hanno più o meno esplicitamente asserito.

Il paradigma Giudeo-Cristiano trova nella complessità, e nelle sue conseguenze ed approfondimenti, una conferma direi entusiasmante. Il 'mondo imperfetto' degli Gnostici viene sconfessato relativamente ai processi fisici, e la Libertà umana viene messa in risalto, in quanto unica forza capace di sfuggire al determinismo caotico che caratterizza l’evoluzione universale. La nostra responsabilità è utilizzare questo “unicum” per far evolvere l’universo in direzione del Regno di Dio anziché del mondo “brutto e cattivo” degli gnostici.  

Mi permetta una auto-promozione. Nel mio libro 'Le Vie del Signore sono Complesse' costruisco la  tesi (spero non eretica) che l’umanità, con qualunque altra Comunità autocosciente eventualmente presente nell’universo, ha il compito di cooperare con Dio nel guidare l’evoluzione”.

Pierluigi Assogna