Un bimbo su otto vive in povertà assoluta

Ben 1 milione e 292 mila bambini, uno su otto, vivono in povertà assoluta in Italia. Ossia il 14 per cento in più rispetto al 2016. Sono questi i dati che emergono dall'VIII Atlante dell'infanzia a rischio “Lettera alla Scuola” di Save The Children, pubblicato da Treccani, che sarà disponibile nelle librerie dal prossimo 23 novembre. L'allarme lanciato dall'Ong, inoltre, evidenzia come la scuola non sempre riesce a colmare il gap socio-economico che esiste tra i bambini che vivono in povertà assoluta e chi è più fortunato. 

Il dossier

Sei capitoli per affrontare un viaggio attraverso la scuola italiana, considerato il luogo più strategico dell'infanzia. Save The Children, ha ricordato come le disuguaglianze sociali si riflettono sul rendimento degli alunni. Il tasso di ripetenze è sei volte maggiore nelle scuole che presentano un indice socio-economico e culturale più basso. Un quindicenne su 4 (27,4%) è ripetente contro una quota di quasi uno su 23 (4,4%) negli istituti con un indice alto. Inoltre, tra chi proviene da un contesto svantaggiato, quasi uno su due (47%) non raggiunge il livello minimo di competenza in lettura, otto volto tanto rispetto a un coetaneo cresciuto in una famiglia agiata (6%). Anche la provenienza, spiega Save The Children, incide sulla dispersione scolastica: il rischio è elevato tra i bambini e i ragazzi che vivono i condizioni di disagio. In generale, l'abbandono è un problame che ogni anno può coinvolgere “oltre 130 mila ragazzi”.