Carità sociale: ricercare il bene di tutte le persone

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Nel mondo globalizzato in cui ci troviamo a vivere, costellato da grandi e rapidi cambiamenti, se non prestiamo la dovuta attenzione, rischiamo di essere sopraffatti da quello che si verifica nella quotidianità della nostra vita e intorno a noi. Questo deve spingere ognuno di noi ad una sete di conoscenza sempre maggiore, attraverso un’istruzione di qualità corredata dalla attitudine ad essere empatici. Papa Francesco, nell’omelia della Messa finale della Gmg, ci ha esortato a “brillare, ascoltare, non temere” e a “imparare ad amare come Gesù”. Questo deve essere il nuovo fondamento della società a cui, noi giovani generazioni, dobbiamo puntare attraverso le nostre piccole azioni giornaliere.

Le nostre decisioni dovranno essere improntate alla carità sociale verso il nostro prossimo che, nel Compendio della dottrina sociale della Chiesa, viene definita come quell’elemento che ci fa “amare il bene comune e fa cercare effettivamente il bene di tutte le persone, considerate non solo individualmente, ma anche nella dimensione sociale che le unisce”. Solo restando uniti e orientanti al benessere della società tutta, potremo occuparci della famiglia umana, dare voce ai più deboli e, nello stesso tempo, dare risposte concrete alle nuove fragilità del nostro tempo, come i cambiamenti climatici e la crescente povertà materiale.