Sepoltura dei bimbi mai nati: si riapre il dibattito

Sepoltura dei feti. Il tema torna a far discutere in queste ore. In Lombardia dal 2007 c'era l'obbligo di sepoltura ed ora non c'è più, mentre nel Lazio si chiede di informare meglio i genitori su questa possibilità che viene data loro.

Nel Lazio

E' Chiara Colosimo, consigliere regionale di Fratelli d'Italia alla Regione Lazio, a chiedere un intervento legislativo. “In Italia un figlio mai nato è considerato un rifiuto speciale, per noi invece è una vita che si è spenta alla quale va riservata degna sepoltura con esequie“. L'esponente di FdI sottolinea che oggi “solo se si fa richiesta d'inumazione alla Asl, procedura che non tutti conoscono”, si può avere la sepoltura per il proprio figlio mai nato. Ecco allora che “per assicurare questo diritto ai tanti genitori che perdono il bambino prima che veda la luce, Fratelli d'Italia ha presentato pochi giorni fa una proposta di legge che colmi il vuoto legislativo del nostro e di tanti altri ordinamenti regionali e contribuisca a rendere la Regione Lazio una istituzione modello sul tema della custodia dei valori spirituali”. Il testo della legge denominato 'Riconoscimento e tutela del diritto alla sepoltura dei bambini mai nati' istituisce – prosegue la Colosimo – “l'obbligo di informazione per i genitori e regola la procedura di inumazione dei bambini mai nati rendendola obbligatoria per tutti i feti superiori ai 3 mesi, perchè seppur nel pieno rispetto della 194 nessuna mamma debba più vivere il dramma nel dramma di sapere suo figlio considerato come un rifiuto speciale“.

In Lombardia

Un emendamento presentato dal Partito Democratico nel Consiglio Regionale della Lombardia alla legge sulla sepoltura degli animali con i padroni, invece, abbatte l'obbligatorietà di seppellire i feti. Si chiede, infatti, di vincolare la sepoltura degli embrioni “esclusivamente alla esplicita richiesta della donna o di chi è titolato alla decisione” (in caso di persone con disabilità mentale o di donne minori). In sostanza, spiega su La Stampa la consigliera regionale Simona Tironi di Forza Italia, che è anche relatrice di tutta la riforma di riforma dei servizi funerari, “abbiamo deciso di togliere l’obbligo per i comuni di seppellire i prodotti del concepimento in casi di interruzione volontaria di gravidanza – come invece è oggi in Lombardia – perché riteniamo sia una scelta che la donna deve poter fare liberamente e, in secondo ordine, anche perché abbiamo verificato che oggi questa normativa è spesso disattesa”. I consiglieri dem che hanno presentato l'emendamento spiegano che “questa modifica riconduce alla volontà e alla sensibilità personale della donna la decisione di procedere alla tumulazione, senza più imposizioni per legge da parte dell’istituzione”.