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Proximity care: un progetto per la “sanità di vicinanza”

A Pisa due giorni di confronto fra tecnologia ed esperienze immersive con installazioni aperte al pubblico

 

Focus sanità a Pisa. Il Papa alle persone disabili ha detto: “Non c’è inclusione senza fraternità“. E Sergio Mattarella ribadisce: “Sulla disabilità serve un cambio di prospettiva, ogni barriera abbattuta è un successo per tutti”. Domani e sabato sono in programma rilevanti eventi alla Scuola Superiore Sant’Anna, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Azienda Usl Toscana nord ovest. Interverranno docenti, operatori, rappresentanti di associazioni coinvolte nell’apposita azione del progetto “Proximity Care”, provenienti dalla Valle del Serchio (Lucca). Focus su inclusione e autonomia delle persone con disabilità: riflessioni e incontri per promuoverle. A Pisa due giorni di confronto fra tecnologia ed esperienze immersive con installazioni aperte al pubblico. “La legge numero 227 del 2021 (delega al governo in materia di disabilità) e il recente decreto legislativo numero 62 del 2024 – sottolinea Elena Vivaldi nel presentare i due giorni di eventi – hanno posto in primo piano la realizzazione del progetto di vita della persona con disabilità, definendolo individuale, personalizzato e partecipato. La finalità è quella di determinare, attraverso uno strumento unitario, i servizi, gli interventi, le prestazioni per consentire a ciascuno di migliorare la qualità della vita, di sviluppare le proprie potenzialità, di poter scegliere i contesti di vita e parteciparvi a pieno titolo”. Per la sua attuazione, occorre mettere a sistema le risorse umane, sociali, professionali e tecnologiche attivabili in seno alla comunità territoriale, garantendo dinamicità nel confronto e, al contempo, continuità nei processi.

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CREDIT: CARLO CARINO BY AI MID

Focus sanità

Il progetto “Proximity Care”, nell’azione “Mapping disability“, intende fare proprio questo. Ossia costruire una solida rete di attori che operano sulla base di una conoscenza reciproca profonda, dei dati e delle peculiarità del contesto territoriale che si apre al confronto, per sperimentare soluzioni innovative di inclusione sociale. Condividere riflessioni ed esperienze, favorire incontri per promuovere l’inclusione e l’autonomia delle persone con disabilità. E’ il senso di “Mapping disability a Pisa”, l’iniziativa promossa con la collaborazione di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Azienda Usl Toscana nord ovest, in programma venerdì 29 e sabato 30 novembre alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, promossa nell’ambito di “Proximity Care – Mapping disability”, l’azione del progetto “Proximity Care” coordinata dalla docente di Diritto Costituzionale Elena Vivaldi e dal ricercatore di Diritto Costituzionale Luca Gori, che ha come obiettivo l’introduzione di approcci innovativi per le politiche e per i servizi dedicati alle persone con disabilità, a partire delle aree interne. Nei due giorni di “Mapping disability a Pisa”, la Scuola Superiore Sant’Anna ospita operatori, rappresentanti di associazioni, persone con disabilità e loro familiari coinvolti nel progetto e provenienti dalla Valle del Serchio, in provincia di Lucca, per approfondire, incontrarsi e confrontarsi sui temi dell’autonomia e dell’inclusione. Nel pomeriggio di venerdì 29 novembre, alla Scuola Superiore Sant’Anna si svolge una sessione interna di lavoro, sempre nell’ambito dell’azione “Proximity Care – Mapping disability”, per riflettere sul ruolo delle tecnologie nel supportare le persone con disabilità e coloro che se ne prendono cura. Il seminario, dal titolo “Tecnologie, innovazioni e buone prassi per l’inclusione e l’autonomia“, vede gli interventi dei docenti della Scuola Superiore Sant’Anna Elena Vivaldi, Simone Frega, Marcello Carrozzino, Simona Crea, Sara Carmosino, Emilio Trigili.

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Foto di Sigmund su Unsplash

Esperienze

Nella serata di venerdì 29 novembre è invece prevista la presentazione dell’installazione “Storie in movimento”, dal nome del progetto nato su ispirazione dell’Empathy Museum di Londra e realizzato nell’ambito del progetto Decidere Da Soli, promosso da Associazione Italiana Persone Down Pisa, Cooperativa Sociale il Simbolo e Cooperativa sociale Alzaia. L’installazione propone esperienze di ascolto immersive, che iniziano con la scelta di indossare le scarpe di una persona sconosciuta e di ascoltarne la storia. Ogni passo diventa così un viaggio, ogni parola getta un ponte verso le esperienze di altre persone, guardando la vita da una prospettiva diversa. L’installazione è aperta al pubblico, nella sede di piazza Santa Caterina della Scuola Superiore Sant’Anna, venerdì 29 novembre dalle 17.30 alle 19.00 e sabato 30 novembre dalle 9.30 alle 13.30. Sempre sabato 30 novembre “Mapping disability a Pisa” prosegue con ulteriori due appuntamenti, a porte aperte. Alle 9.30 si svolge in aula 6 della sede centrale si svolge la tavola rotonda “Buone prassi ed esperienze a confronto per innovare le politiche per le persone con disabilità, a partire dalle aree interne”, introdotta da Elena Vivaldi, docente della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, a cui intervengono Raffaele Domenici (Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca), Simone Frega (Centro Health Science della Scuola Superiore Sant’Anna), Gianluigi Ferrari (Coordinamento Etico Caregivers di Pisa), Maela Pedri (Tavolo per la disabilità della Valle del Serchio), Simona Lancioni (Centro Informare un’h di Peccioli, Pisa), Luca Fanucci (Ufficio Servizi per l’Integrazione di studenti con Disabilità dell’Università di Pisa). Segue la presentazione del libro “Scomodo. Il mio percorso a ostacoli” (Felici Editore, 2024) di Tommaso Fanucci, con introduzione di Veronica Neri, docente dell’Università di Pisa.

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Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Foto cortesemente concessa dall’Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne del ministro Locatelli

Azione unitaria

Intanto la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha reso al Consiglio dei ministri un’informativa in merito alla “predisposizione di un programma di azione triennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità”, che individua le aree prioritarie verso cui indirizzare “azioni ed interventi in una prospettiva coerente ed unitaria”. A tal fine verrà avviata l’acquisizione delle informazioni sullo “stato delle risorse disponibili nelle amministrazioni centrali“, riferisce una nota di Palazzo Chigi. C’è stata poi l’inaugurazione del Progetto G.I.O.I.A con l’apertura della prima Casa vacanze sociale di Roma gestita da ragazzi con disabilità. L’iniziativa, realizzata dall’Ordine di Malta in collaborazione con la cooperativa Diversa Arte, prevede la creazione di una struttura ricettiva e una casa di accoglienza in Via Ostiense a Roma con una duplice missione. Da un lato accogliere i ragazzi con disabilità per soggiorni di durata progressiva per poter fare esperienza di vita autonoma al di fuori del nucleo familiare. Dall’altro offrire loro un percorso di formazione professionale e di inserimento nel settore turistico grazie al lavoro in una vera e propria casa vacanze aperta al pubblico. Il progetto permetterà ad un gruppo iniziale di 10- 12 ragazzi, per un periodo fino a 3 anni, di integrarsi progressivamente nella società in un ambiente inclusivo e acquisire nuove competenze. Il progetto si inserisce in un contesto in cui le opportunità per le persone con disabilità sono estremamente limitate. Secondo le ultime rilevazioni, solo il 47% delle persone con disabilità trova un impiego in Italia e a Roma solo il 2% delle case vacanza offerte sui portali on line è accessibile in maniera inclusiva a portatori di disabilità non in grado di muoversi autonomamente.

 

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