Pensionati, il 36,3% riceve meno di 1.000 euro al mese

Meno di 1.000 euro lordi. E' l'importo con cui vive il 36,3%, mentre il 12,2% non supera i 500 euro. Un pensionato su quattro, circa il 24,7%, si colloca invce nella fascia superiore ai 2.000 euro. E' quanto ha rilevato l'Istat che in base ai dati del 2018 fa notare come ci sia un'ampia disuguaglianza di reddito tra i pensionati

Peggio le donne

Nel dettaglio “il 20% di quanti percepiscono i redditi pensionistici più bassi dispone del 5,2% del totale delle risorse pensionistiche mentre il quinto più ricco ne possiede otto volte di più (42,4%)”. Per le donne, spiega l'Istat, “è più frequente una presenza nel segmento più povero della distribuzione dei redditi pensionistici mentre quella degli uomini cresce all'aumentare dei quintili: una pensionata su quattro (24,7%) appartiene al quinto con pensioni di importo più basso e solo il 13,2% si colloca in quello più elevato; per gli uomini, invece, tali quote si attestano, rispettivamente, al 15,3% e al 27,4%”. I pensionati con redditi da pensione meno elevati, viene poi sottolineato, “risiedono soprattutto nel Mezzogiorno, dove sono più diffuse le pensioni assistenziali a svantaggio di quelle da lavoro e dove il quinto di popolazione che appartiene alla fascia di reddito da pensione più basso percepisce fino a 7 mila euro lordi annui; nel Nord la soglia sale a quasi 9 mila euro”. Ecco che “il quinto di pensionati con redditi pensionistici più elevati percepisce al Centro e al Nord-ovest oltre 27 mila euro lordi annui, nelle Isole oltre 24 mila euro”.

7 milioni di famiglie salvate dai nonni

L'Istituto nazionale di statistica, inoltre, fa emergere un altro dato molto preoccupante. Per quasi 7 milioni e 400 mila famiglie più di tre quarti del reddito familiare proviene dalle pensioni dei nonni e nel 21,9% dei casi le prestazioni ai pensionati sono l'unica fonte monetaria di reddito. L'Istat confermando, in base a dati del 2017, che “la presenza di un pensionato all'interno di nuclei familiari 'vulnerabili' (genitori soli o famiglie in altra tipologia) consente quasi di dimezzare l'esposizione al rischio di povertà”.